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Broker: basta CFD su criptovalute. Costi e volatilità eccessivi
martedì 19 dicembre 2017, di
I broker online sono sempre più propensi a limitare l’esposizione alle criptovalute, e di conseguenza l’ampiezza dell’offerta di valute virtuali tramite CFD.
Fonti informate sui fatti riferiscono che sempre più intermediari finanziari online stanno limitando la propria posizione sulle criptovalute. Con l’entusiasmo per il future sul Bitcoin ormai passato, i broker iniziano a realizzare che il coprire la propria esposizione via CBOE e CME Group non è un’opzione fattibile al momento.
I requisiti di garanzia ammontano al 44% per il contratto più piccolo sul CBOE e al 35% per il contratto sul CME. I broker che volessero coprire un’esposizione che vale 5 BTC dovrebbero garantire tra i $33.750 e i $41.800 agli exchange. Avrebbero dunque bisogno di richiedere la stessa quantità di denaro ai loro clienti e questo rende il prodotto ancora meno attraente e abbastanza di nicchia.
Un altro problema importante è che la gestione del rischio è praticamente impossibile da applicare durante i fine-settimana perché, ammettiamolo, il mercato del Bitcoin è piuttosto illiquido e qualsiasi cigno nero che si verifichi di sabato o di domenica sul mercato fisico della criptovaluta può provocare un crollo anche del 50% in poche ore.
I broker non si aspettavano che il mercato delle criptovalute continuasse a crescere per così tanto tempo.
Limiti per i CFD sulle criptovalute
Di conseguenza, alcuni broker hanno sospeso la propria offerta mentre altri hanno iniziato a limitare l’esposizione impedendo l’apertura di nuove posizioni. Alcune società hanno anche ridotto drasticamente i pagamenti agli affiliati sul traffico che porta nuovi compratori di criptovalute.
La natura unilaterale del mercato delle criptovalute sorprende i team di esperti di risk management, che sono abituati a gestire un flusso che di solito è vantaggioso per il broker.
I broker hanno perso denaro non solo sul mercato, ma anche per il pagamento di commissioni elevate ai loro affiliati. Mentre per la maggior parte dell’anno c’è stato un movimento a doppio senso sul mercato, dall’inizio di novembre le criptovalute si sono mosse in una sola direzione: verso l’alto. Non solo: la maggior parte dei clienti non fa altro che continuare a comprare criptovalute, senza rivolgersi ad altri asset.
La strategia dei trader rovina i broker
La tattica più comunemente usata dai trader privati è quella di acquistare e tenere la criptovaluta fino a quando non realizzano dei guadagni, per poi chiudere le posizioni. Dopo aver registrato dei profitti, i clienti ritirano i fondi sul proprio conto e smettono di fare trading, un doppio smacco per i broker che sono abituati a fare in modo che i trader continuino a negoziare.