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Borse europee: investire conviene? L’analisi di Bloomberg
sabato 1 aprile 2017, di
Conviene investire sulle Borse europee, ossia sull’azionario del Vecchio Continente?
L’analisi di Bloomberg si è soffermata su un dato fondamentale, ossia sulla crescita dell’azionario europeo e sul contemporaneo rafforzamento dell’euro. Come la citata analisi ha fatto notare, in genere la correlazione tra l’azionario e la moneta unica è negativa, nel senso che al rafforzamento dell’uno corrisponde il deprezzamento dell’altra e viceversa. Ciò detto vale la pena di notare come in un anno intero, marzo sia stato l’unico mese in cui sia l’indice Euro Stoxx 50 e l’euro hanno guadagnato entrambi circa l’1%. La correlazione tra azionario e moneta unica ha raggiunto i livelli massimi di ottobre.
Dal 2014 in poi le due componenti oggetto di analisi si sono mosse in direzioni praticamente opposte. Il rafforzamento dell’euro dopo la discesa dell’azionario continentale dipende dal fatto che a vendere titoli europei sono in genere investitori internazionali che, come spiegato qualche tempo fa da Antonio Cesarano di Mps Capital Finance, sono costretti a smontare le coperture sul mercato valutario costruite nel momento in cui hanno acquistato. Questo “smontare” ha per effetto la rivalutazione dell’euro davanti alla debolezza delle Borse.
Questa correlazione negativa tra azionario ed euro sembra non sussistere più, almeno per ora. Cerchiamo di comprendere i motivi della nuova relazione ma soprattutto il significato di questa inversione di tendenza tra l’euro e le Borse europee.
(La nuova correlazione tra euro e Borse europee. Fonte: Bloomberg)
Borse-euro: il significato della correlazione positiva
Secondo l’analisi di Bloomberg, il ritorno di una correlazione positiva tra l’euro e le Borse europee è segno di una crescente fiducia degli investitori nei confronti dei fondamentali dell’azionario continentale. Questo ottimismo rende la moneta unica un fattore meno determinante rispetto al passato, secondo quanto affermato anche da Morgan Stanley. Diversi nomi altisonanti tra cui Deutsche Bank AG e Julius Baer Group Ltd sono tornati a sovrappesare l’azionario europeo, sia in virtù di dati economici in via di miglioramento sia grazie alle minori probabilità di vittoria di Marine Le Pen alle elezioni presidenziali francesi.
“In genere il mercato azionario intraprende la via opposta a quella della valuta locale, quindi quando si osserva un rally contemporaneo di entrambe significa che le componenti di fondo si stanno rafforzando”,
ha affermato Graham Secker, equity strategist di Morgan Stanley. Secondo l’analista, il rafforzamento della crescita rende la valuta meno importante rispetto al passato.
A ciò si aggiunga poi che molti investitori stranieri stanno rimpatriando i propri fondi con l’obiettivo di investire sull’azionario europeo, secondo quanto affermato da Michael Shaoul, capo esecutivo della Marketfield Asset Management di New York. L’analisi è dunque chiara e l’outlook nei confronti delle Borse europee appare dunque piuttosto positivo.
