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Boldrini e Grasso si riducono lo stipendio. Ma di quanto stiamo parlando veramente? Scopriamolo
giovedì 21 marzo 2013, di
Laura Boldrini e Pietro Grasso, rispettivamente Presidente della Camera e Presidente del Senato, ridurranno il proprio stipendio del 30%. Una decisione dovuta, ma per certi versi anche ammirevole poichè in controtendenza con i classici atteggiamenti tenuti dalla casta nel corso di questi anni.
Abbiamo già parlato ieri di quanto guadagna un parlamentare (leggere qui:/Boldrini-e-Grasso-si-riducono-lo ) e di quanto una riduzione dei loro stipendi potrebbe essere utile alle casse dello Stato.
Ciò che non abbiamo capito però è a quanto ammonta tale riduzione e quanto guadagneranno i due Presidenti. La riduzione si applicherà alla sola indennità parlamentare? Oppure andrà a colpire l’indennità aggiuntiva che spetta per legge ai Presidenti di Camera e Senato? Verrà calcolata sul netto o sul lordo?
Facciamo insieme un po’ di calcoli.
Lo stipendio del Presidente della Camera
In quanto Presidente della Camera, Laura Boldrini dovrebbe percepire, oltre ai classici 5246,54 euro netti mensili di indennità parlamentare (quasi 63mila euro l’anno), anche l’indennità aggiuntiva come Presidente della Camera che ammonta a 4223,83 euro al mese ( 50.686 euro annuali).
A questi si aggiungano le spese per la diaria (3.503, 11 euro al mese, 42.037 euro all’anno), nonché il rimborso delle spese per l’esercizio del mandato (3.690 euro mensili, 44.280 annuali).
Infine c’è anche l’assegno di fine mandato, ma questo viene finanziato interamente dai contributi versati dai singoli deputati nel corso dei mesi.
In conclusione Laura Boldrini, allo stato attuale dei fatti, dovrebbe guadagnare 16.663,48 euro al mese che diventano, annualmente, 199.961,76.
Lo stipendio del Presidente del Senato
Calcolatrice alla mano, stessi calcoli per quanto riguarda il Presidente del Senato, Pietro Grasso.
Al netto: 5304,29 euro al mese di indennità parlamentare (63.651,49 all’anno), più l’indennità di Presidente del Senato (4223,83 al mese, 50.686 all’anno) più la diaria (3503,11 in un mese, 42.037 in un anno), più il rimborso forfetario (1.650 euro mensili , 19.800 annuali) ,più le spese per l’esercizio del mandato (4180 euro per 30 giorni, 50.160 per 365), ecc.
Totale: 18.861,23 euro al mese, 226.334,76 al mese.
Riduzioni
Entrambi i Presidenti hanno parlato di riduzioni, non specificando però, come ha sottolineato oggi Beppe Grillo, su cosa si applicherà questo 30%. Sul totale? Sull’indennità parlamentare? Sull’indennità per i Presidenti? Attualmente non è dato sapere, nessuno è ancora intervenuto a dare spiegazioni più precise in merito.
Facciamo quindi un po’ di calcoli per capire quanto potremmo risparmiare noi cittadini.
- Se il 30% si applicasse sul Totale degli stipendi i tagli potrebbero essere considerevoli. Se togliamo il 30% all’importo totale dei soldi percepiti dal Presidente della Camera (199.961,76) il risultato è una riduzione di quasi 60.000 euro all’anno (59.988 per la precisione), mentre per quanto riguarda il Presidente del Senato, questo 30% di riduzione equivale a 67.000 euro all’anno.
- Se invece questo 30% si applicasse alla sola indennità parlamentare, la riduzione sarebbe ben diversa: Laura Boldrini guadagnerebbe 1.574 euro in meno al mese (18.888 all’anno), mentre Pietro Grasso ridurrebbe il proprio stipendio di 1.591 euro al mese (19.000 all’anno).
- Se la riduzione si applicasse all’indennità aggiuntiva di Presidenti, i tagli sarebbero di 1267 euro mensili (15.204 annuali) per ciascuno.
- L’ultima soluzione da prendere in considerazione potrebbe essere quella di applicare il 30% ad entrambe le indennità (parlamentare ed aggiuntiva). In questo caso il 30% corrisponderebbe a 2841 euro in meno al mese per la Boldrini (quasi 34.000 l’anno) e a 2858 euro in meno al mese per Grasso ( quasi 35.000 l’anno).
Insomma, in attesa di qualcuno che faccia chiarezza sulla questione, queste potrebbero essere le varie opzioni.