Home > Altro > Archivio > Berlusconi può vincere le elezioni: ma chi sarà leader del Centrodestra?
Berlusconi può vincere le elezioni: ma chi sarà leader del Centrodestra?
mercoledì 16 agosto 2017, di
Silvio Berlusconi potrebbe essere la vera sorpresa delle prossime elezioni politiche. Dopo essere stato ad un passo dall’abbandonare la politica italiana, complice anche la crisi di Forza Italia, nelle ultime settimane Berlusconi è tornato prepotentemente a far parlare di sé.
Secondo diversi esperti - come ad esempio Marco Travaglio - Berlusconi non sono non abbandonerà la politica, ma farà di tutto per portare il Centrodestra alla vittoria in quella che si preannuncia una delle competizioni elettorali più importanti degli ultimi anni.
D’altronde la maggior parte dei sondaggi politici concordano con il dire che il Centrodestra - se unito - è il principale favorito alle prossime elezioni, con Berlusconi, Salvini e Meloni che complessivamente vantano il 32% delle preferenze.
Più che di meriti del Centrodestra, in realtà, si può parlare di “scivoloni” degli altri partiti: il Partito Democratico che dopo la scissione da Articolo 1-Mdp è in costante calo, mentre il Movimento 5 Stelle non sembra più avere la forza che lo ha fatto distinguere alle amministrative del 2016.
Ecco che allora Silvio Berlusconi ha capito di poter inserirsi in questa lotta a due, proponendo un Centrodestra unito come importante alternativa ad un governo di sinistra o 5 stelle.
La sfida in Sicilia
La prima importante partita il Centrodestra la giocherà in Sicilia, quando il 5 novembre si voterà per eleggere il nuovo governatore. L’attuale presidente regionale - Rosario Crocetta - si candiderà nuovamente ma i sondaggi lo danno molto indietro rispetto al candidato grillino Giancarlo Cancelleri.
Resta da capire cosa farà il Centrodestra, con Berlusconi che ha fatto appello alla Meloni e ad Alfano per presentarsi uniti e compatti nell’isola. Una sorta di “prova” per quello che potrebbe succedere qualche mese dopo, quando per il Centrodestra ci sarà da affrontare la dura sfida delle elezioni politiche.
“Pensiamo al bene della Sicilia e al futuro dei siciliani. Il teatrino della politica, le tattiche, le schermaglie vengono molto dopo”, ha dichiarato Silvio Berlusconi a Corriere.it, aggiungendo che il suo sogno per la Sicilia è quello di comporre un Centrodestra che sia “coerente e inclusivo”.
“Niente slogan a vuoto come fanno i grillini”, ha concluso l’ex cavaliere, “ma a un progetto che in cinque anni trasformi il volto di questa terra bellissima e difficile”.
Non è tardata ad arrivare la risposta della Meloni, che ha fatto subito chiarezza sulle condizioni necessarie affinché si venga a creare un listone di Centrodestra:
“Sono d’accordo sul fatto che occorra costruire un centrodestra capace di rappresentare lo scontento e il cambiamento. Ma considero impossibile farlo insieme a chi governa la Sicilia insieme a Crocetta e l’Italia insieme a Renzi”.
Insomma: Centrodestra sì, ma senza Alfano. Una condizione necessaria anche per Salvini, il quale ha specificato che nel listone di Centrodestra non ci sarà spazio per Area Popolare.
Lega Nord e Forza Italia, insieme per vincere: ma chi sarà leader?
Se un occhio di Silvio Berlusconi è verso la Sicilia, l’altro è senza dubbio alla prossima competizione elettorale, in programma nel 2018. In questi giorni, infatti, l’ex cavaliere ha fatto appello a Matteo Renzi per la ripresa delle discussioni sulla legge elettorale, poiché con quella attuale è probabile che in Italia si ripeta quanto successo in Spagna, dove non c’è stato alcun vincitore.
Bisognerà però capire chi sarà leader di Forza Italia - visto che Berlusconi non è candidabile a causa della condanna per frode - e di tutto il Centrodestra.
Infatti, Matteo Salvini e Giorgia Meloni sono dei profili troppo identitari e difficilmente metterebbero d’accordo tutte le forze interne alla coalizione: ecco perché Silvio Berlusconi è alla ricerca di un nome tecnico come Marchionne (che però ha già respinto la sua proposta) e Carlo Calenda, attuale Ministro dello Sviluppo Economico.
Come nome politico si fa quello di Raffaele Fitto, il quale sta tornando in Forza Italia seguito da Tosi ed Enrico Costa.
Difficile però che l’ex governatore della Puglia metta d’accordo il duo Meloni-Salvini; insomma, la partita per la leadership del Centrodestra è ancora tutta da giocare, ma Fratelli d’Italia, Lega Nord e Forza Italia troveranno quasi sicuramente un accordo.
Troppo ghiotta la possibilità di vincere le elezioni politiche per farsela scappare.