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BCE: Grecia, Quantitative Easing e inflazione. Oggi parla Mario Draghi

giovedì 5 marzo 2015, di Vittoria Patanè

Ad ospitare il board della Banca Centrale Europea sarà una location d’eccezione: Cipro.

Mario Draghi, a distanza di quasi un mese e mezzo dall’ultimo board in cui è stato varato il Quantitative Easing torna a parlare. Stavolta non si attendono grandi capovolgimenti di fronte. Gli argomenti trattati dal Governatore della BCE dovrebbero essere: Grecia, crescita e inflazione. Poi ovviamente, arriveranno nuovi dettagli sul quantitative easing.

Tra qualche giorno infatti, con ogni probabilità lunedì 9 marzo, partiranno gli acquisti di titoli di Stato. La previsione è quella di andare avanti fino a settembre 2016, ma tutto dipenderà dall’inflazione. Finché non si avvicinerà alla soglia stabilita del 2%, tutto è possibile.

Bce: Grecia
Molto attese sono le decisioni riguardanti la Grecia. Dopo le ultime vicissitudini politiche e finanziarie, gli investitori si aspettano novità e dettagli. Il Board della BCE ha affrontato due questioni di primaria importanza: la prima riguarda l’esclusione dei titoli di stato ellenici dalle aste di liquidità (e forse pure dal QE). I bond di Atene non verranno comprati perché al di sotto della soglia stabilita dall’istituto centrale (rating BBB) e perché Atene ha deciso di non rispettare le regole contenute nel programma di salvataggio della Troika.

Tsipras ha chiesto e ottenuto una proroga di quattro mesi, ma il nuovo piano si trova attualmente in fase di redazione. Draghi, dal canto suo, è stato chiaro: i titoli greci verranno riammessi alle aste quando il "consiglio direttivo deciderà che ci saranno le condizioni per il completamento del programma".

I tempi non sono corti, ma qualsiasi riferimento del Governatore sulla questione sarà posto sotto la massima attenzione.

BCE: inflazione e crescita
Altro argomento importante sono le previsioni dei tecnici della BCE su crescita e inflazione. Su queste infatti verrà basata la politica monetaria dell’Eurozona. Secondo le previsioni degli analisti, le prospettive di crescita subiranno un lieve ritocco verso l’altro, mentre quelle dell’inflazione subiranno una leggera flessione. Ricordiamo che nei mesi di gennaio e febbraio, l’indice dei prezzi al consumo è salito allo 0,6%, minimo storico. Secondo i tecnici, la soglia del 2% verrà raggiunta solo nel 2020.

BCE: quantitative easing
Le linee guida del quantitative easing sono ormai note a tutti: a partire dal mese in corso la BCE comincerà ad acquistare titoli di Stato per un importo complessivo pari a 1.080 miliardi di euro, da ripartire in 18 mesi. Mensilmente dunque, l’ammontare degli acquisti sarà pari a 60 miliardi di euro. La Banca Centrale Europea comprerà titoli di ogni Stato Membro (con scadenze comprese tra 2 e 20 anni) in proporzione alla quota di ogni banca centrale nazionale nel capitale della Bce. Saranno queste ultime infine a sobbarcarsi l’80% dei rischi. mentre il rischio condiviso con la Bce sarà pari al 20%.

Nel corso della conferenza stampa di oggi, Mario Draghi potrebbe fornire ulteriori dettagli sul programma, definendo meglio alcuni particolari e dando maggiori delucidazioni agli investitori.

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