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Aspi 2015: come cambia con il Jobs Act? Le novità sugli ammortizzatori sociali

venerdì 5 dicembre 2014, di Valentina Pennacchio

Dopo il via libera del Senato, il Jobs Act è diventato legge. Dal 1 gennaio 2015 inizia il restyling delle norme sul lavoro, si dovrebbe partire dai contratti a tutele crescenti per poi arrivare, tra qualche mese, alla cassa integrazione, che viene eliminata per i lavoratori di aziende, la cui attività venga definitivamente cessata.

In generale la riforma degli ammortizzatori sociali prevede uno stanziamento di fondi pari a 2,9 miliardi di euro per il 2015, di questi 2,2 miliardi vengono dalla legge di stabilità e 700 milioni dal fondo per l’occupazione.

Aspi 2015: come cambia?

L’intento è quello di legare l’indennità di disoccupazione alla storia professionale e contributiva del dipendente, nonché universalizzare il sussidio, ampliando la platea e garantendolo anche ai lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa.

Viene infatti specificato quanto segue:

"l’universalizzazione del campo di applicazione dell’Aspi, con estensione ai lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa, fino al suo superamento, e con l’esclusione degli amministratori e sindaci, mediante l’abrogazione degli attuali strumenti di sostegno del reddito, l’eventuale modifica delle modalità di accreditamento dei contributi e l’automaticità delle prestazioni, e prevedendo, prima dell’entrata a regime, un periodo almeno biennale di sperimentazione a risorse definite”.

Ciò potrebbe significare anche l’addio all’una tantum per i titolari di un contratto a progetto.

Coloro che risulteranno avere una storia contributiva importante alle spalle potrebbero avere la possibilità di ricevere un incremento della durata, oggi stabilito in 18 mesi nel 2016.

Non ci sarà più differenza tra Aspi e Mini Aspi, poiché ci sarà un’omogeneizzazione tra i trattamenti ordinari e quelli brevi. Tutto sarà rapportato alla storia contributiva del lavoratore.

In aggiunta, coloro che si trovano in una condizione di disagio economico (in base all’ISEE) potrebbero ricevere, dopo aver fruito dell’Aspi, un’ulteriore indennità, eventualmente priva di contributi figurativi, con l’obbligo di partecipare attivamente alle attività per cercare una nuova occupazione.

Ammortizzatori sociali: novità 2015

Come abbiamo accennato, la cassa integrazione verrà eliminata nei casi di cessazione definitiva dell’attività aziendale (o di un ramo della stessa).

Inoltre l’accesso alla cig sarà garantito solo nei casi in cui non sarà più possibile una revisione contrattuale con la riduzione dell’orario lavorativo, destinando, probabilmente, parte delle risorse ai contratti di solidarietà, anziché alla cassa integrazione.

Proprio sul fronte contratti di solidarietà le novità saranno le seguenti: potranno essere utilizzati anche nelle aziende sotto i 15 dipendenti. Inoltre si potranno stipulare nuovi contratti anche nell’ipotesi in cui l’impresa sia interessata dalla riduzione dell’orario di lavoro.

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