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Analisi forex Eur/Usd: dopo 12 settimane in laterale arriva la direzionalità (short)
martedì 24 aprile 2018, di
Si accentuano le pressioni ribassiste sul cambio Euro/Dollaro Usa con le quotazioni che questa mattina si sono appiattite a ridosso del supporto psicologico a 1,22 corroborando i segnali di debolezza generati la scorsa settimana a cavallo fra il 19 e il 23 aprile.
Nel panorama delle valute globali l’euro continua a soffrire nei confronti del biglietto verde, anche a causa dei dati macroeconomici deboli di marzo e aprile nell’Eurozona e quelli più incoraggianti arrivati dagli Usa. L’insieme di questi elementi ha alimentato la discesa delle quotazioni Eur/Usd, arrivate nella notte sotto il supporto a 1,22, sui minimi da inizio mese e a un soffio da livelli che non vedeva da quasi due mesi.
Dal punto di vista grafico l’eurodollaro si trova ad un passo dal bordo inferiore del rettangolo in costruzione dal 15 gennaio scorso. Ieri le quotazioni hanno violato il supporto statico intermedio di breve periodo a 1,2240 confermando il momentum di debolezza del cambio. Il prossimo supposto statico a controllo della fase attuale è stimato a 1,2165. Il raggiungimento di quest’ultimo target consentirebbe all’Eur/Usd di completare la figura tecnica d’inversione data dalla serie di tre massimi decrescenti disegnata dal cambio sul daily chart dal 16 febbraio al 17 aprile.
Cambio di tendenza: l’analisi del grafico settimanale conferma le evidenze
Spostando l’analisi su un timeframe settimanale la fase tecnica di inversione del cambio Eur/Usd appare ancor più chiara. Le velleità rialzista sulle quotazioni dell’eurodollaro sono state contenute nel corso del primo trimestre del 2018 dalla presenza della resistenza di matrice dinamica espressa sul grafico weekly dalla trendline di lunghissimo periodo che unisce i top di luglio 2008, maggio 2011 e marzo 2014.
A rafforzare quanto detto il breakout del supporto dinamico di medio-lungo termine espresso dalla trendline che unisce i low di aprile e dicembre 2017. Inoltre, su grafico settimanale appare ancora più chiara la valenza del supporto statico a 1,225 dollari.
Operatività short con target intermedio a 1,18
Per sfruttare le indicazioni di debolezza della struttura tecnica dell’eurodollaro emerse dall’analisi si potrebbe valutare un ingresso short su strumenti legati al cambio Eur/Usd sul pullback a 1,225 e fissare uno stop loss sopra i massimi della candela settimanale precedente a 1,2415.
In un’ottica di breve periodo i target di questa strategia potrebbero essere fissati a 1,2165 e 1,2090 con possibili estensioni fino a 1,20. Un’ulteriore gamba del movimento ribassista potrebbe portare un’estensione anche fino a 1,18 ma quest’ultimo target è valutabile solo per chi volesse mantenere le posizioni per un periodo più prolungato.

