Home > Altro > Archivio > Web Tax: Padoan sollecita l’Unione Europea
Web Tax: Padoan sollecita l’Unione Europea
domenica 10 settembre 2017, di
Il ministro Padoan ha sottoscritto una dichiarazione politica congiunta con i ministri dell’economia di Germania, Francia e Spagna: l’obiettivo dichiarato è introdurre una forma di tassazione maggiormente equa sui colossi del web.
La dichiarazione è stata inviata a Toomas Töniste, Ministro delle Finanze dell’Estonia - Stato che ricopre la presidenza di turno dell’Unione europea - e per conoscenza al Commissario europeo Pierre Moscovici.
I quattro ministri dell’economia dei paesi più grandi dell’Eurozona intendono presentare l’iniziativa per la tassazione della web economy nel corso della prossima riunione informale del consiglio dei ministri delle finanze dell’UE (Ecofin), in programma a Tallinn il prossimo 15 e 16 settembre, dove si parlerà proprio della tassazione d’impresa nell’epoca dell’economia digitale.
L’iniziativa ha lo scopo di sollecitare una imposizione delle imprese che svolgono attività economica in Europa senza corrispondere un livello di tassazione adeguata, mettendo a repentaglio i principi di equità fiscale e la sostenibilità del modello economico e sociale del continente.
Dichiarazione congiunta dei ministri dell’economia di Italia, Germania, Francia e Spagna, scarica il file pdf:
Web tax 2017: la situazione attuale in Italia
Non è la prima volta che si parla di una web tax armonizzata a livello europeo. Già quest’anno il nostro Paese si è dotato di uno strumento interessante.
Il DL 50/2017, infatti, ha introdotto in Italia una sorta di web tax transitoria: si tratta di un “procedimento definito di cooperazione e collaborazione rafforzata riservato a tutti i soggetti non residenti, indipendentemente dal tipo di attività esercitata”.
Quindi non si tratta di un’imposta, motivo per cui ci si chiede perché abbiano deciso di chiamarla così (a modesto avviso di chi scrive la ragione è puramente estetico-propagandistica..).
Non si tratta quindi di una nuova imposta ma di un procedimento basato su un’emersione spontanea e concordata accompagnata da conseguente riduzione delle sanzioni e degli eventuali risvolti penali.
Web tax armonizzata a livello europeo
I quattro Paesi più ricchi d’Europa vogliono quindi accelerare sul fronte della web tax armonizzata a livello comunitario. Per ora non si hanno dettagli circa le proposte concrete se non una generica necessità di riequilibrio della tassazione.
Uno dei metodi che è stato più volte proposto in passato consiste nell’introdurre una imposta forfettaria sui redditi delle multinazionali del web, con un’aliquota media di circa il 5%. Ovviamente potrebbe apparire un livello basso, ma se lo si raffronta con i volumi d’affari di questi colossi si comprende bene l’eventuale portata che avrebbe un’imposizione di questo tipo sui bilanci degli stati europei.