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Ultime notizie pensioni: 30 mila lavoratori l’anno esclusi dall’innalzamento a 67 anni

lunedì 13 novembre 2017, di Alessandro Cipolla

Ultime notizie pensioni: al via il round finale del tavolo tecnico per discutere delle modifiche last minute in merito alla riforma, con i sindacati che proveranno a strappare al governo ulteriori concessioni oltre quelle, in realtà ben poche, già preventivate nella Legge di Bilancio.

Il nodo più intricato da dover sciogliere è sempre quello relativo all’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni a partire dal 2019, con le ultime notizie pensioni che parlano dei sindacati che starebbero puntando, visto che l’esecutivo è sempre ben fermo sul non fare passi indietro, almeno ad allargare la platea di chi potrebbe essere esonerato dal meccanismo.

Ultime notizie pensioni: oggi l’incontro sui 67 anni

Dopo mesi di incontri, dichiarazioni e manifestazioni, alla fine è “scattata l’ora X” per quanto riguarda la riforma delle pensioni. In mattinata infatti si terrà l’atto conclusivo del tavolo tecnico indetto la scorsa settimana alla presenza di rappresentanti del governo e dei sindacati.

I provvedimenti che il governo ha inserito nelle Legge di Bilancio 2018, che sta per terminare il suo percorso nelle commissioni avviandosi così al voto parlamentare, non hanno per nulla soddisfatto le parti sociali che si sono viste cestinare gran parte delle proposte presentate per quanto riguarda la riforma.

In extremis quindi è stato imbastito questo tavolo tecnico per cercare di apportare qualche modifica anche se, visto il più che ristretto budget a disposizione in tema di pensioni, si potrà trattare soltanto di piccoli accorgimenti.

Il nocciolo della riforma infatti rimarrà invariato: sgravi per quanto riguarda i giovani, proroga della RITA e dell’Ape Social con annesso sconto di sei mesi alle donne per ogni figlio fino a un massimo di due anni.

Per quanto riguarda l’innalzamento dell’età pensionabile a partire dal 2019, aumento dovuto dal miglioramento dell’aspettativa di vita degli italiani e che dovrebbe essere soltanto il primo step di un progressivo cronoprogramma, il governo ha respinto ogni tentativo di stoppare questo meccanismo.

Al vaglio rimane sempre l’ipotesi di una sospensione di sei mesi della decisione finale, ma anche rimandando tutto a giugno ormai appare chiaro che non si potrà fare marcia indietro visto il buco di bilancio che questa scelta comporterebbe.

Le ultime notizie pensioni quindi parlano di un governo che sarebbe pronto a mettere sul piatto tutta una serie di aperture per “addolcire la pillola” dell’innalzamento. Dall’altro lato del tavolo tecnico però i sindacati stanno provando ad alzare il tiro per strappare ulteriori concessioni.

I rumors di questi giorni parlano di una richiesta delle parti sociali di prorogare ulteriormente l’Ape Social, con anche la detassazione della previdenza integrativa degli statali che starebbe tornando in auge dopo che, nonostante fosse prevista dagli accordi in merito alla Fase 2, era stata poi esclusa dalla riforma.

La partita più delicata comunque ruota tutto attorno ai 67 anni, con il meccanismo dell’innalzamento che potrebbe essere parzialmente rivisto così come la platea degli esonerati che alla fine sembrerebbe allargarsi sempre di più.

Chi sarà esonerato dai 67 anni?

Visto che è ormai impossibile fermare l’attuazione dell’innalzamento progressivo dell’età pensionabile, si stanno studiando alcune soluzioni per mitigare gli effetti di questo meccanismo ideato dall’ultimo governo Berlusconi e poi definito dalla riforma Fornero.

I mestieri che saranno esonerati dall’aumento dell’età anagrafica necessaria per poter andare in pensione alla fine saranno 15, ovvero gli 11 lavori gravosi già presenti nell’Ape Social con l’aggiunta di altre 4 professioni.

  • Mestre di asilo nido
  • Maestre di scuola materna
  • Camionisti
  • Gruisti
  • Infermieri che fanno turni di notte
  • Facchini
  • Muratori
  • Badanti di persone non autosufficienti
  • Addetti alle pulizie
  • Addetti alla raccolta dei rifiuti
  • Addetti alla concia delle pelli
  • Siderurgici
  • Marinai
  • Agricoli
  • Marittimi

Le novità pensioni dell’ultimo minuto però andranno a riguardare i requisiti necessari, per chi fa parte di queste categorie, che saranno allargati per poter permettere così a più lavoratori possibile di essere esonerati dai 67 anni.

Ecco dunque che invece di almeno 36 anni di contributi necessari la soglia potrebbe essere abbassata sensibilmente fino a 30, mentre non dovrebbero essere più necessari 6 anni di lavoro gravoso sugli ultimi 7 di occupazione ma 7 anni sugli ultimi 10.

Se così fosse, si stima che circa 25-30 mila lavoratori ogni anno verrebbero esclusi dall’innalzamento. Viste le tante domande per accedere all’Ape Social che sono state respinte, con conseguente risparmio nel budget a disposizione, i sindacati puntano però ad allargare ulteriormente le maglie ma il governo, soprattutto il ministro Padoan, finora è sempre stato ben fermo nel non cedere alle pressioni nonostante il clima ormai da campagna elettorale.

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