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Split payment 2017: scadenza oggi per il versamento Iva
giovedì 16 novembre 2017, di
Split payment: scadenza versamento Iva fissato ad oggi, 16 novembre 2017.
Come previsto dall’art.17 ter del Dpr n.633/72 le pubbliche amministrazioni e le società soggette al meccanismo della scissione dei pagamenti devono effettuare entro la scadenza di oggi il primo versamento in relazione alle fatture emesse dal 1° luglio 2017.
Sono previste diversi modalità per il versamento dell’Iva dovuta per le società acquirenti di beni e servi e per le PA in relazione all’obbligo di split payment.
Di seguito le istruzioni e le novità introdotte dal DL 50/2017.
Split payment 2017: scadenza oggi, come effettuare il versamento Iva
Nella circolare n. 27/E, firmata dal direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, vengono illustrate le varie modalità attraverso le quali le pubbliche amministrazione e le società acquirenti di bene e servizi possono effettuare il versamento dell’Iva dovuta con il meccanismo dello split payment.
I soggetti interessati possono dunque versare l’Iva dovuta tramite modello F24 entro il giorno 16 del mese successivo a quello in cui l’imposta diviene esigibile, senza possibilità di compensazione ed utilizzando il codice tributo che è stato appositamente istituito.
Le società e le PA soggette allo split in alternativa a questo metodo possono effettuare versamenti cumulativi giornalieri, in relazione all’insieme di fatture per le quali l’imposta è divenuta esigibile giorno per giorno o eseguire versamenti distinti relativamente a ciascuna fattura la cui imposta è divenuta esigibile.
Vi è poi un’altra soluzione per il versamento dell’Iva delle fatture in split payment che le pubbliche amministrazioni e le società acquirenti di bene e servizi possono utilizzare, cioè quella di far confluire l’imposta dovuta nella liquidazione periodica, avvalendosi della possibilità di annotare le fatture di acquisto, oltre che nel registro degli acquisti, anche nel registro delle fatture e dei corrispettivi previsti negli articoli 23 e 34 del Dpr. n.633/72.
Split payment: cos’è, a chi è rivolto e le novità introdotte dal DL n. 50/2017
Lo split payment, introdotto dalla Legge di Stabilità 2015, è il nuovo meccanismo di liquidazione dell’Iva. Quest’ultimo è stato successivamente modificato dalla manovra correttiva del 2017 attraverso il Decreto legge n. 50/2017.
Lo split payment si applica nei rapporti tra le Imprese private e la PA secondo il meccanismo della scissione dei pagamenti.
Come funziona lo split payment?
Il meccanismo si divide in due fasi: per prima cosa le imprese incassano l’ammontare dovuto dell’operazione al netto dell’Iva dall’ente della PA considerato e poi quest’ultimo si occuperà di versare l’Iva a debito dovuta sull’operazione presa in considerazione.
Per maggiori dettagli i lettori possono consultare la guida dedicata a tutte le istruzioni su cos’è e come funziona lo split payment.
I soggetti obbligati nella scissione dei pagamenti
Secondo l’art. 17-ter del Dpr n.633/72 successivamente modificato con l’entrata in vigore del DL n.50/2017 sono soggetti al sistema della scissione dei pagamenti:
- le pubbliche amministrazioni destinatarie delle norme in materia di fatturazione elettronica secondo quanto previsto dall’art. 1 commi, da 209 a 214 della Legge 244/2000;
- le società controllate direttamente o indirettamente dallo Stato,
- le società controllate in modo diretto da enti pubblici territoriali;
- le società quotate inserite nell’indice FTSE MIB della borsa italiana.
Le novità introdotte dal Dl n. 50/2017
Tra le novità introdotte dal DL n.50/2017 c’è quella che prevede che il meccanismo della scissione dei pagamenti si estende ai compensi sottoposti a ritenuta alla fonte a titolo di acconto o d’imposta, relativi alle prestazioni di servizi rese dai professionisti.
Un’altra novità introdotta dal decreto prevede la possibilità per le società acquirenti di beni e servizi e per le Pubbliche amministrazioni di anticipare l’esigibilità dell’imposta al momento della registrazione della fattura di acquisto.