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Spesometro 2017: operazioni in N2 o N6? Ultime novità Agenzia delle Entrate
martedì 3 ottobre 2017, di
Spesometro 2017: ancora novità nelle faq pubblicate dall’Agenzia delle Entrate
Questa volta tocca alle operazioni estere, con particolare riferimento a quelle effettuate nei confronti di un soggetto passivo che è debitore dell’imposta in un altro stato dell’Unione Europea.
La norma di riferimento è l’articolo 7 ter del d.p.r. 633/1972. Qui il dubbio è relativo al codice da utilizzare: N2 o N6?
Nella comunicazione delle fatture emesse, i dati delle fatture per prestazioni di servizi effettuate nei confronti di un soggetto passivo che è debitore dell’imposta in un altro Stato dell’Unione Europea (ART.7 TER) vanno comunicate con IL CODICE natura N6 O N2?
“In linea generale, vale il principio che nella comunicazione dati fattura vada riportata l’imposta o la sua “natura” così come è riportata nel documento emesso.
In base al comma 6-bis dell’art. 21 del d.P.R. n. 633/72 le operazioni "non soggette" ad IVA per mancanza del requisito territoriale devono essere fatturate indicando nel documento:
a) l’annotazione "inversione contabile" per le cessioni di beni e per le prestazioni di servizi (con le eccezioni di quelle indicate all’articolo 10 , nn. da 1) a 4) e 9) del d.P.R. 633) effettuate nei confronti di un soggetto passivo che è debitore dell’imposta in un altro Stato dell’Unione Europea;
b) l’annotazione “operazione non soggetta” per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuati nei confronti di un soggetto stabilito fuori dall’Unione Europea.
Ai fini della trasmissione dei dati delle fatture, andranno quindi selezionate le seguenti nature:a) Fatture con annotazione "inversione contabile": N6,
b) Fatture con "operazione non soggetta": N2”.
Spesometro 2017: quinta proroga in arrivo. Dpcm alla firma
E mentre imprese e professionisti stanno ancora perdendo tempo dietro ai problemi dell’invio telematico - file scartati e piattaforma fatture e corrispettivi che non funziona come dovrebbe - il Sole 24 Ore di oggi rende noto che sarebbe alla firma l’ennesimo DPCM (decreto della presidenza del consiglio dei ministri) avente ad oggetto la quinta proroga dello spesometro.
È stato inoltre annunciato un provvedimento normativo ad hoc che vada a disciplinare le sanzioni dovute, soprattutto nel caso in cui gli errori fossero lievi e comunque dovuti al malfunzionamento del sistema di invio telematico.