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Sistema integrato 0-6: in arrivo un piano straordinario assunzioni per l’infanzia
lunedì 10 aprile 2017, di
La riforma della scuola dell’infanzia è ormai realtà, con l’approvazione definitiva del decreto che introduce il sistema integrato 0-6 del quale faranno parte sia gli asili nido che le materne.
Una riforma che modifica i requisiti per chi vuole diventare maestra: per l’asilo nido, infatti, sarà obbligatoria la laurea triennale in Scienze dell’Educazione (classe L-19), mentre per la scuola dell’infanzia è stata confermata la laurea magistrale in Scienze della Formazione.
Via quindi educatori e psicologi dalle scuole dell’infanzia, poiché la laurea in psicologia non sarà abilitante per insegnare nel sistema integrato 0-6. La riforma non è retroattiva quindi per chi già insegna nelle materne e nei nido pubblici non ci saranno novità rilevanti.
Il decreto 0-6, però, presenta una grave mancanza: non prevede alcun piano assunzioni per i docenti delle scuole dell’infanzia, che già negli scorsi anni sono stati esclusi dagli interventi ad hoc che hanno portato alla stabilizzazione di circa 50mila precari.
Neppure l’estensione dell’organico di potenziamento per la scuola dell’infanzia è servito per dare una nuova speranza ai precari storici: il Miur infatti ha deciso di effettuare una nuova ripartizione di posti anziché procedere con delle nuove assunzioni per il sistema integrato 0-6. Il risultato è che verranno tolti dei docenti dalle scuole secondarie per essere reindirizzati nel sistema integrato, mentre migliaia di maestre continueranno ad essere precarie.
Neppure la riforma del reclutamento, anche questa approvata lo scorso venerdì, interviene per colmare questa grave mancanza.
Le agevolazioni previste dalla fase transitoria per i docenti precari, abilitati, e con degli anni di servizio alle spalle, infatti, non riguardano in alcun modo gli insegnanti della scuola dell’infanzia.
Come è possibile che ancora una volta il Governo e il Miur abbiano deciso di non trovare una soluzione al precariato nella scuola dell’infanzia? Perché questi insegnanti continuano ad essere vittime di un trattamento di “Serie B”? La risposta ce la dà l’Onorevole Camilla Sgambato del Partito Democratico, uno dei membri della VII Commissione Cultura che ha espresso un parere sul decreto 0-6 e sugli altri pervenuti in Parlamento.
L’Onorevole del PD ha spiegato il motivo di questa mancanza annunciando però un decreto ad hoc con il quale si procederà a sbloccare delle nuove assunzioni per la scuola dell’infanzia e per tutto il sistema integrato 0-6.
Decreto sistema integrato 0-6: ci saranno delle nuove assunzioni per l’infanzia?
La situazione degli insegnanti precari della scuola dell’infanzia sarà risolta al più presto. La conferma arriva da Camilla Sgambato, onorevole del Partito Democratico, membro della VII Commissione Cultura della Camera dei Deputati.
Questa tramite un post pubblicato sulla bacheca Facebook ha espresso la propria soddisfazione per l’approvazione dei decreti 0-6 che completano la Buona Scuola.
Tuttavia la Sgambato ha precisato come questo sia solamente il primo passo, poiché nei prossimi mesi saranno approvati dei decreti ad hoc che serviranno per attuare quanto previsto dalle deleghe. Uno dei primi decreti sarà quello che prevede un nuovo piano assunzioni per la scuola dell’infanzia, alla pari di quelli previsti per gli altri gradi di insegnamento.
La Sgambato a tal proposito ha dichiarato:
“Abbiamo fatto un investimento importante sulla delega 0-6 a cui deve seguire un piano di reclutamento che ricalchi quanto fatto per la scuola secondaria. È arrivato il momento di dare risposte organiche anche a questo settore fondamentale del nostro sistema di istruzione”.
Quindi ci saranno delle nuove assunzioni per la scuola dell’infanzia, ma bisognerà attendere l’applicazione di un nuovo decreto. “Su questo aspetto ho garantito il massimo impegno” ha assicurato la deputata del Partito Democratico, la quale poi ha spiegato la motivazione per cui non è stato possibile introdurre dei percorsi ad hoc con la riforma del reclutamento:
“La delega sulla formazione iniziale e il reclutamento riguarda la scuola secondaria e quindi non può contenere alcuna norma per la scuola primaria.”
Per chi lavorerà nel sistema integrato 0-6, quindi, sarà necessario predisporre un percorso ad hoc.
Un percorso dal quale non si può prescindere, specialmente se si vuole raggiungere gli obiettivi indicati nel decreto che introduce il sistema integrato 0-6. Non ci può essere efficienza nell’insegnamento, infatti, senza un numero di insegnanti tale da garantirla.