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Scuola, a settembre 2017 nuovo caos supplenze: i sindacati ne sono certi

mercoledì 28 giugno 2017, di Simone Micocci

Scuola: con l’inizio del nuovo anno scolastico ci sarà un altro caos supplenze? I sindacati ne sono certi, nonostante il Ministero dell’Istruzione continui a smentire questa ipotesi.

Tra mobilità, assegnazioni provvisorie, immissioni in ruolo e Graduatorie di Istituto sono giorni di grande lavoro per il MIUR; in queste settimane, infatti, i tecnici di viale Trastevere dovranno lavorare assiduamente per ricoprire tutte le cattedre vacanti nel tempo utile per l’inizio delle lezioni.

Ricordiamo che per le immissioni in ruolo - dove i posti disponibili sono 52mila - si attinge dalle Graduatorie ad Esaurimento e dalle Graduatorie di Merito del concorso a cattedra, mentre per le supplenze saranno utilizzate le Graduatorie di Istituto, di II e III fascia, per le quali quest’anno è in programma un nuovo aggiornamento triennale.

Ma per candidarsi per una supplenza c’è anche l’opzione messa a disposizione, la domanda che chi vuole diventare insegnante presenta personalmente alle scuole con la speranza di essere richiamato.

Insomma, per il Ministero dell’Istruzione non sarà semplice portare a termine quest’obiettivo, specialmente se ci dovessero essere dei ritardi nelle varie operazioni.

La Ministra Valeria Fedeli ha rassicurato insegnanti, genitori e alunni, sul fatto che quest’anno non ci saranno problemi legati ai trasferimenti e alle assegnazioni delle cattedre, come invece successe nel 2016-2017. I sindacati però non sembrano credere alle sue promesse, tant’è che si dicono certi del fatto per cui anche l’inizio dell’anno scolastico 2017-2018 sarà caratterizzato dal caos supplenze.

Per quale motivo, secondo i sindacati della scuola, ci sarebbe da preoccuparsi? Facciamo chiarezza.

Nuovo caos supplenze a settembre 2017: nessun dubbio per la CGIL

Secondo Francesco Sinopoli, segretario generale del sindacato FLC CGIL, anche il 2017-2018 sarà segnato da un grande caos relativo alle supplenze. Secondo il segretario la colpa è tutta del MIUR, il quale ha ritardato la pubblicazione del bando per il rinnovo della II e III fascia delle Graduatorie di Istituto dalle quali si attingerà per le supplenze.

Le GdI, infatti, sono state aperte solamente all’inizio di giugno, nonostante la proroga sulla loro scadenza sia stata approvata già da gennaio 2017. I docenti hanno potuto inviare la richiesta di iscrizione entro il 26 giugno; tre settimane di tempo durante le quali sono stati tantissimi i precari ad aver presentato la propria candidatura.

È per questo motivo che le segreterie scolastiche hanno presentato una richiesta - accolta dal MIUR - per una proroga della scadenza della fase di valutazione, visto che in questi giorni ci sarà da esaminare tantissime richieste.

Grazie alla proroga concessa dal MIUR queste avranno tempo fino al 13 luglio per portare a termine la valutazione, mentre successivamente avrà inizio la seconda fase (con scadenza fissata al 25 luglio) durante la quale i docenti dovranno scegliere le scuole per cui intendono candidarsi.

Dopodiché ci sarà un solo mese di tempo per l’assegnazione delle supplenze prima dell’inizio dell’anno. Per la Cgil il tempo a disposizione è troppo poco, ecco perché il ritardo nell’aggiornamento delle GdI sarà uno dei motivi che porterà ad un nuovo caos supplenze.

Troppe supplenze e poche cattedre di ruolo

Secondo il segretario generale della FLC Cgil, un altro motivo consiste nella troppa differenza che c’è tra l’organico di fatto e quello di diritto. Infatti, nonostante il piano assunzioni annunciato con la Buona Scuola, il numero di supplenze è ancora molto alto a causa di alcune problematiche presenti nel progetto.

Il piano è stato concepito senza rispetto per le scuole” - ha dichiarato Sinopoli - “senza rispetto per i diritti degli studenti, senza rispetto per il lavoro di migliaia di precari che avrebbero potuto vantare titolo all’assunzione, ma stavano nella graduatoria sbagliata”.

Quest’anno c’è stata la stabilizzazione di circa 15mila cattedre dell’organico di fatto, ma per i sindacati non è stato fatto abbastanza perché ancora una volta il numero delle supplenze è troppo alto.

E se a questo si somma il ritardo nell’aggiornamento delle Graduatorie d’Istituto è facile immaginare come questo a settembre porterà ad un nuovo “balletto della provvisorietà dei contratti precari, con gravi ripercussioni sul diritto allo studio degli studenti”.

Caos supplenze, quale rimedio?

Per il segretario generale di FLC CGIL l’unica soluzione possibile è quella di accelerare i tempi per la valutazione delle domande; in che modo? Probabilmente togliendo alle segreterie scolastiche l’onere della valutazione, riportando l’esame delle domande presso le amministrazioni periferiche.

Senza dimenticare che il sistema informatico utilizzato dal MIUR va assolutamente migliorato poiché è inadeguato per portare a termine tutti i compiti assegnati. Negli ultimi 20 giorni infatti “non ha quasi mai funzionato” mettendo così a rischio i punteggi acquisiti dagli insegnanti precari che si sono iscritti alle Graduatorie di Istituto nell’ultimo aggiornamento.

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