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Scuola, classi di concorso: in arrivo nuovi accorpamenti. I pro e i contro
mercoledì 5 aprile 2017, di
Scuola, in arrivo un nuovo rinnovo delle classi di concorso?
Non è un mistero che il MIUR ha in mente di rinnovare nuovamente le classi di concorso della scuola. L’ultimo aggiornamento risale al 2016, alla vigilia del concorso scuola, e un nuovo rinnovo probabilmente ci sarà prima dell’inizio della fase transitoria disciplinata dalla delega sul reclutamento.
C’è molta preoccupazione però per i criteri che il MIUR adotterà per l’aggiornamento; nel corso del seminario formativo “Deleghe Buona Scuola, facciamo il punto”, infatti, la segretaria nazionale Cisl Scuola, Paola Serafin, ha dichiarato che presto ci saranno delle importanti novità in merito alle classi di concorso.
Nel dettaglio la segretaria nazionale ha ribadito che, almeno secondo lei, le classi di concorso così come sono “intese oggi”, non esisteranno più. Solamente per la scuola secondaria, di I e II grado, ci sono più di 80 classi di concorso e probabilmente in futuro saranno ridotte notevolmente tramite dei nuovi accorpamenti.
Una riforma che avrebbe dei pro e dei contro, ma ad oggi la maggior parte degli insegnanti la guarda con indifferenza. Facciamo chiarezza analizzando i possibili scenari in merito alle nuove classi di concorso.
Classi di concorso scuola: nuovi accorpamenti in arrivo? Ecco perché
Le classi di concorso così come le conosciamo oggi rischiano di essere un lontano ricordo.
Per Paola Serafin di Cisl Scuola, infatti, il MIUR ha intenzione di procedere con dei nuovi accorpamenti tra gli insegnanti con gli stessi titoli. Meno classi di concorso alle quali saranno iscritti più insegnanti; non si sa quando si procederà in questa direzione, ma è ormai certo che le “attuali classi di concorso saranno superate”.
Per quale motivo il MIUR ha intenzione di effettuare dei nuovi accorpamenti?
La motivazione ufficiale del Ministero dell’Istruzione è di rendere più flessibile l’insegnamento e l’accesso al ruolo. Per la Serafin però il vero motivo è che in questo modo si opererà verso dei recuperi di spesa, evitando tra l’altro il “soprannumero del personale docente”.
Una sorta di riequilibrazione che in effetti sembra necessaria vista l’attuale situazione della scuola italiana dove alcune classi di concorso sono sovraffollate, mentre altre hanno pochi iscritti.
Tuttavia, dall’accorpamento delle classi di concorso potrebbero scaturire degli effetti negativi sia per gli studenti che per i docenti; vediamo quali.
Classi di concorso: gli effetti negativi dei nuovi accorpamenti
Probabilmente l’accorpamento delle classi di concorso si basa su delle motivazioni valide, ma non si può negare che questo comporterà anche delle ripercussioni negative.
Ad esempio a causa dell’espansione degli insegnamenti possibili con lo stesso titolo ci potrebbe essere una perdita della qualità dell’insegnamento con gli studenti italiani che saranno i primi a pagarne il conto.
Ma gli stessi docenti saranno penalizzati da questa riforma, perché in molti si ritroveranno ad insegnare non tanto per passione, quanto per necessità, una disciplina della quale non hanno una conoscenza approfondita.
Ed è per questo che per acquisire la competenza diretta della materia insegnata saranno costretti a formarsi e ad aggiornarsi in maniera autonoma oppure iscrivendosi a dei corsi professionali o universitari. Un duro colpo per gli insegnanti che già sono tra le categorie più penalizzate per il lavoro sommerso.
Insomma, l’accorpamento delle classi di concorso porterà con sé sia dei vantaggi che degli svantaggi; l’obiettivo è combattere il precariato e recuperare risorse economiche per le casse dello Stato, ma il rischio di una perdita di qualità dell’insegamento è concreto.