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Sciopero scuola oggi, 17 marzo 2017: insegnanti e ATA protestano, scuole chiuse?
venerdì 17 marzo 2017, di
Sciopero scuola: oggi, venerdì 17 marzo 2017, è in programma una protesta a cui aderisce il personale della scuola. Insegnanti e personale ATA scioperano per dire no al precariato e per bloccare l’iter parlamentare delle 8 deleghe della Buona Scuola che saranno approvate entro il 20 marzo.
È prevista un’alta partecipazione per lo sciopero della scuola di oggi, a differenze di quanto accaduto lo scorso 8 marzo, ecco perché molti Istituti potrebbero restare chiusi.
Per tutti gli insegnanti che vogliono protestare contro la Buona Scuola, l’appuntamento è per oggi, venerdì 17 marzo nelle piazze di 8 delle città più grandi d’Italia: Torino, Bologna, Napoli, Bari, Cagliari, Palermo, Roma e Catania. Nella Capitale l’appuntamento è per le 09:30, con la protesta che partirà davanti al Ministero dell’Istruzione che si trova in viale Trastevere.
Sciopero indetto da diversi sindacati i quali hanno deciso di riunirsi per far fronte comune sull’attuale situazione della scuola italiana e per mettere pressione al Governo Gentiloni al fine di bloccare l’iter parlamentare delle 8 deleghe della Buona Scuola, tra le quali c’è quella che riformerà le modalità per il reclutamento degli insegnanti.
Cobas, Unicobas, Usb, Anief e Federata sono le OO.SS. che hanno proclamato lo sciopero della scuola che potrebbe mettere a rischio lo svolgimento delle lezioni.
Le scuole resteranno chiuse? Non lo sappiamo, ma quel che è certo è che a differenza di quanto successo l’8 marzo questa volta la partecipazione allo sciopero sarà ben più alta visto che le motivazioni per cui è stato indetto sono condivise non solo dalla maggior parte degli insegnanti, ma anche del personale ATA.
Sciopero scuola venerdì 17 marzo 2017, le motivazioni
Entro il 20 marzo il Parlamento dovrà definire la situazione relativa alle 8 deleghe della Buona Scuola con cui verrà completata la riforma iniziata nel 2015.
Tra le motivazioni dello sciopero c’è appunto quella di fermare l’approvazione delle deleghe, poiché ci sono degli aspetti che non convincono il personale docente. Nel dettaglio, tra le motivazioni per cui gli insegnanti non vogliono che le deleghe vengano approvate ci sono:
- perché queste attribuiscono, seppur gradualmente,le attività di sostegno a tutti i docenti penalizzando gli studenti diversamente abili;
- parificazione dell’istruzione professionale alla formazione extra-scuola;
- troppa centralità all’alternanza scuola-lavoro che viene imposta anche nell’esame di Maturità;
- degradazione della scuola dell’infanzia pubblica.
Ma non ci sono solo le deleghe tra le motivazioni che hanno portato i sindacati a proclamare lo sciopero della scuola di venerdì 17 marzo. Ad esempio, i sindacati chiedono l’eliminazione della chiamata diretta e della Carta del Docente, il bonus insegnanti di 500€ destinato alla loro formazione. Infatti, i docenti vorrebbero che le risorse stanziate per questo contributo, così come quelli per il bonus merito, vengano utilizzate per garantire un degno aumento di stipendio con il rinnovo del contratto.
Ma allo sciopero prenderanno parte anche i precari ATA per chiedere la loro stabilizzazione su posti disponibili in organico di fatto e di diritto. Insomma, l’assenza del personale ATA e degli insegnanti potrebbe mettere a serio rischio il corretto svolgimento delle lezioni e per questo molte scuole venerdì 17 marzo potrebbero restare chiuse. Ma quali sono gli obblighi per gli insegnanti che aderiscono allo sciopero? Questi devono avvertire gli alunni riguardo alla loro assenza? Facciamo chiarezza.
Sciopero scuola venerdì 17 marzo: le regole per gli insegnanti
Sancito dall’articolo 40 della Costituzione, il diritto di sciopero è esercitabile sia dagli insegnanti di ruolo che dai supplenti, anche quelli con contratto di brevissima durata. Lo sciopero è inteso come un’astensione dal lavoro e non come un’assenza, quindi produce effetti solo sulla retribuzione e non sullo stato giuridico. L’assenza per sciopero non rientra nel conteggio dei giorni di permesso previsti per gli insegnanti.
Per gli insegnanti però c’è un limite massimo annuo per i giorni di sciopero che varia a seconda del grado di insegnamento:
- 8 giorni per i docenti delle scuole dell’infanzia e primaria;
- 12 giorni per i docenti degli altri ordini e grado di istruzione.
Infine, vi ricordiamo che per gli insegnanti non c’è alcun obbligo di informare preventivamente gli studenti riguardo all’eventuale adesione allo sciopero.