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Tutti i rischi per i mercati nel 2018
lunedì 11 dicembre 2017, di
Quali saranno i rischi per i mercati nel 2018? A meno di un mese dalla fine dell’anno, le previsioni degli analisti hanno tentato di fare luce sulla questione dando una risposta al quesito iniziale.
Tra le indagini più recenti vale la pena di sottolineare sia quella condotta dalla Natixis Investment Managers su un campione di 500 investitori, o meglio, di money manager istituzionali, sia quella recentemente pubblicata da Bloomberg che ha messo in evidenza ben 30 rischi per i mercati nel 2018.
Dall’azionario, fino al settore criptovalute, dalla volatilità alla geopolitica, diversi elementi metteranno alla prova gli investitori. Se nel caso di Natixis gli intervistati sono apparsi decisamente cauti soprattutto sull’azionario, settore in cui la loro esposizione corrisponde ad un “misero” 37%, nel caso di Deutsche Bank i rischi 2018 per i mercati sono stati elencati senza alcuna possibilità di errore.
I rischi 2018 per Deutsche Bank
Tra gli ultimi ad esprimersi sul futuro dei mercati nel 2018 abbiamo ritrovato gli analisti di Deutsche Bank che si sono soffermati in particolar modo sui pericoli derivanti dalla bolla Bitcoin. Di seguito i 30 rischi che per i tedeschi peseranno sull’andamento dei mercati da gennaio in poi.
- Aumento dell’inflazione USA nel 2° trimestre 2018
- Uscita BCE nel 2° trimestre 2018
- Aumento spread IG e HY USA per minor interesse estero
- Nuova presidenza Fed
- Inflazione tedesca che sorprende al rialzo
- Salari tedeschi che sorprendono al rialzo
- Fine dei tassi negativi in Europa; impatto sui mercati globali
- Cambiamento di governance nella Bank of Japan
- Aumento dei term premia su Treasury e Bund con la fine dei QE
- Discrepanza tra valutazioni e fondamentali sull’azionario USA
- Correzione del mercato azionario USA
- Balzo della volatilità
- Esplosione della bolla Bitcoin
- Corea del Nord
- Impatto della riforma fiscale USA maggiore del previsto
- Crescita dell’insoddisfazione negli USA; aumento del populismo
- Indagine Mueller (sull’influenza russa nelle elezioni USA 2016)
- Elezioni di metà mandato USA, novembre 2018
- Elezioni in Italia, primavera 2018
- Sviluppi su Brexit e negoziati
- Possibile nuovo governo nel Regno Unito
- Ipotesi annullamento della Brexit
- Elezioni presidenziali Irlanda
- Elezioni locali Regno Unito
- Elezioni presidenziali Russia
- Aumento dei prezzi delle materie prime
- Bolla immobiliare in Canada o Australia
- Bolla immobiliare in Svezia o Norvegia
- Bolla immobiliare in Cina; conseguente correzione dell’azionario
- Economia cinese più in difficoltà del previsto
L’indagine Natixis
Come anticipato, anche gli esperti di Natixis hanno tentato di formulare alcune previsioni sul futuro dei mercati nel 2018. I rischi, in questo caso, hanno riguardato soprattutto la volatilità ed il pericolo di bolle sull’azionario, ma andiamo per ordine.
Il pericolo bolle
Come anticipato, il 77% degli intervistati da Natixis si è detto spaventato dal prolungato ambiente di bassi tassi di interesse che potrebbe aver portato alla formazione di bolle sugli asset. Questo perché gli investitori sono andati alla continua ricerca di rendimenti, gettandosi a capofitto sugli asset più rischiosi e creando vere e proprie bolle sulle valutazioni degli stessi.
Sul fronte dei rischi per il 2018, il 30% teme una bolla sul mercato azionario, il 42% ne prevede una sull’obbligazionario e il 64% ne stima una sul Bitcoin, proprio ora che la criptovaluta ha sfondato i 12 mila dollari.
Il rischio volatilità
Per il 59% degli esperti intervistati da Natixis, invece, tra i rischi del 2018 sarà da annoverare anche la bassa volatilità. La maggior parte di essi è rimasta stupita dall’aver osservato una volatilità così ridotta per così tanto tempo, il che significa che nel 2018 essa tornerà a salire.
Il 78% si aspetta un aumento della stessa soprattutto sull’azionario, mentre un altro 70% la sta prevedendo in particolar modo sul mercato obbligazionario.
Tutti gli altri rischi del 2018
Alla volatilità e alle bolle, poi, faranno seguito numerosi altri rischi che, secondo il 74% degli esperti, riguarderanno gli eventi geopolitici, con particolare riferimento alle tensioni con la Corea del Nord e alle minacce interne all’Unione europea.
Attenzione, dicono gli intervistati, anche all’aumento dei tassi di interesse, ai bassi rendimenti e all’abbandono del Quantitative Easing da parte delle banche centrali di tutto il mondo.
A preoccupare gli esperti nel 2018 sarà anche l’investimento passivo, la cui rapida crescita ha creato non pochi problemi tra cui una riduzione artificiale della volatilità di trading, una distorsione dei prezzi sull’azionario e un incremento dei rischi sistemici sui mercati.