Rinnovo contratti statali, novità: aumento di stipendio in arrivo, la conferma del MEF

Rinnovo contratto statali, ultime novità: il tanto atteso aumento di stipendio ci sarà, nonostante negli ultimi giorni si fosse paventata l’ipotesi di una mancanza di risorse.

A margine della conferenza stampa di presentazione del DEF, il Documento di economia e finanza, il Ministro dell’Economia Padoan ha infatti ribadito che le promesse fatte nei mesi scorsi riguardanti lo sblocco dei contratti della Pubblica Amministrazione verranno rispettate.

Il Governo quindi mantiene tutti gli impegni e per questo nei prossimi mesi ci sarà il tanto atteso rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici che porterà ad un aumento medio di stipendio di 85 euro lordi.

Soddisfatti i sindacati, come la Cgil, che nei giorni scorsi avevano dichiarato di essere pronti allo sciopero generale senza le risorse necessarie per garantire il rinnovo del contratto per il pubblico impiego.

Un rinnovo che costerà allo Stato più di quanto prospettato inizialmente, ma le risorse mancanti saranno stanziate con la prossima Legge di Bilancio. O almeno questo è quanto previsto dal DEF 2017, con il quale il Governo si impegna a rispettare l’accordo raggiunto lo scorso 30 novembre tra il Ministro Madia e i sindacati.

Ma non c’è solo la notizia del rinnovo del contratto a far felici i dipendenti pubblici.

Contestualmente, infatti, il il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, ha annunciato il raggiungimento di un accordo per lo sblocco del turnover per il personale dei Comuni fino al 75%.

Il Governo quindi manterrà tutti gli impegni presi con la Pubblica Amministrazione; ma quanto costerà tutto questo allo Stato? Ecco quali sono le previsioni indicate nel DEF riguardo agli oneri per il rinnovo del contratto per il pubblico impiego.

Rinnovo contratti PA: i fondi non bastano, nuove risorse nella Legge di Bilancio 2018

Ad oggi, con le risorse stanziate con la Legge di Bilancio 2017, è possibile garantire un aumento di stipendio pari a circa 35,9 euro lordi mensili.

Al momento quindi non è possibile rispettare quanto promesso dalla Madia lo scorso novembre, la quale nell’accordo raggiunto con i sindacati aveva fissato in 85 euro (35 euro netti) la cifra per l’aumento medio di stipendio.

Per arrivare a quanto pattuito quindi bisognerà stanziare altri 1,6 miliardi per il pubblico impiego con la Legge di Bilancio del 2018. Si tratta di un onere maggiore rispetto a quanto preventivato inizialmente, poiché fino ad oggi si era parlato di una cifra più bassa stimabile in 1,3 miliardi di euro.

Altri 1,2 miliardi poi dovranno essere stanziati per il settore non stato, per i bilanci locali degli altri enti.

Con queste risorse si punterà a favorire gli investimenti di Province e città metropolitane, mentre circa 100 milioni saranno stanziati per viabilità ed edilizia scolastica. Una parte delle risorse inoltre servirà per procedere con lo sblocco del turnover fino al 75% per il personale dei Comuni.

Inoltre, nel DEF sono state prospettate le risorse per i prossimi rinnovi, prevedendo 2,3 miliardi per il 2019 e altri 4,6 per il 2020.

Rinnovo contratti statali: la soddisfazione dei sindacati

I sindacati quindi possono stare tranquilli poiché, nonostante il rinnovo del contratto degli statali costerà di più rispetto a quanto preventivato, il Governo rispetterà le promesse.

Gli stessi sindacati che nei giorni scorsi hanno minacciato uno sciopero generale hanno espresso la loro soddisfazione prendendo “atto che gli accordi firmati vengono rispettati”.

Adesso i sindacati si aspettano la riapertura dei tavoli con l’Aran già da questo mese così da chiudere la trattativa per il rinnovo entro giugno 2017. I tempi tecnici ci sono, le risorse anche; adesso resta da capire qual è l’intenzione del Governo riguardo alle tempistiche.