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Rinnovo contratti Scuola: insegnanti e Dirigenti Scolastici “sotto esame”. Le parole di Valeria Fedeli
lunedì 8 maggio 2017, di
Rinnovo contratti Scuola: nuove dichiarazioni di Valeria Fedeli riguardo alle tempistiche e alle novità sull’aumento di stipendio che verrà garantito a tutti i dipendenti pubblici, compresi gli insegnanti.
Intervistata al Festival della TV da Lilli Gruber, la Fedeli ha parlato del rinnovo del contratto per insegnanti e Dirigenti Scolastici, ribadendo l’importanza di una loro valorizzazione economica.
Il contratto scuola, così come quello degli altri settori del pubblico impiego, è bloccato ormai da 8 anni e, nonostante l’accordo sul rinnovo sia datato novembre 2016, ad oggi non c’è ancora la firma definitiva.
Al momento siamo in attesa della riapertura delle trattative tra l’Aran e sindacati, dopo che con il DEF 2017 sono state confermate le risorse necessarie per garantire l’aumento di stipendio promesso dalla Ministra Madia stimabile in 85 euro lordi.
Una cifra che non servirà per equiparare lo stipendio degli insegnanti italiani a quello degli altri Paesi europei, ma si tratta comunque di un passo in avanti verso una maggiore valorizzazione economica del ruolo del docente.
Tuttavia, le parole di Valeria Fedeli riguardo al rinnovo del contratto della Pubblica Amministrazione non faranno piacere ai docenti.
La Ministra dell’Istruzione, infatti, rispondendo alle domande della Gruber ha confermato che nella valutazione dell’importo dell’aumento di stipendio verrà data molta importanza alla qualità del lavoro svolto.
Quindi, nonostante la moltitudine di esami sostenuti durante il percorso di studi, per gli insegnanti non sembra essere finita; saranno valutati costantemente dal MIUR con i più meritevoli che riceveranno un aumento maggiore rispetto agli altri.
Rinnovo del contratto: più importanza al merito dei docenti
Come ben sappiamo buona parte dell’aumento dello stipendio derivante dal rinnovo del contratto del pubblico impiego sarà legato al salario accessorio.
Non tutti i dipendenti pubblici infatti riceveranno 85 euro lordi al mese; si tratta infatti di una cifra media che per ogni lavoratore verrà calcolata sulla base di due fattori:
- reddito;
- merito.
Verrà dato di più quindi a chi ha di meno, ma anche a coloro che dimostreranno di meritarselo. Meno assenze sul lavoro e qualità dell’insegnamento sono due dei fattori per i quali verrà deciso l’ammontare dell’aumento per i docenti italiani.
La stessa Ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli ha sottolineato che “il principio della valutazione è sacrosanto” e che tutti devono “sottoporsi alla valutazione”.
La Fedeli poi ha aggiunto che ci dovrà essere “trasparenza e conoscenza dei criteri”, ma di questo se ne discuterà nell’ambito della trattativa tra l’Aran, l’organo rappresentativo della Pubblica Amministrazione, e i sindacati.
Una cosa è certa: il bonus merito tanto discusso dagli insegnanti verrà confermato ed avrà sempre più importanza visto il quadro che sarà delineato una volta che si procederà con il rinnovo contrattuale.
Sblocco del contratto che, secondo quanto auspicato dalla Fedeli, vedrà la luce entro la fine dell’anno con l’obiettivo di “riconoscere economicamente le figure di docenti e dirigenti”, due delle professioni che hanno più bisogno di essere “sostenute e valorizzate”.
Vedremo se le parole della Fedeli resteranno solo delle promesse oppure se saranno accolte in sede di trattativa sul rinnovo del contratto della Pubblica Amministrazione.