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Riforma pensioni: cos’è la staffetta generazionale proposta dal Movimento 5 Stelle?
giovedì 25 gennaio 2018, di
Riforma pensioni: tra le varie proposte del programma elettorale del Movimento 5 Stelle, è presente in calce anche un riferimento alla staffetta generazionale che comunque è già presente nel mondo del lavoro nostrano.
In quella che è la riforma delle pensioni ipotizzata dal Movimento 5 Stelle, che fa perno sulla progressiva cancellazione della legge Fornero, c’è l’idea di migliorare la staffetta generazionale attualmente in vigore. Vediamo allora di che si tratta e cosa cambierebbe.
La riforma pensioni del Movimento 5 Stelle
Con l’avvicinarsi del 4 marzo ormai si stanno delineando le strategie di tutte le forze politiche in materia previdenziale. Il Movimento 5 Stelle nella persona del candidato premier Luigi Di Maio ha di recente presentato i venti punti su cui si basa il programma elettorale pentastellato.
L’ultimo proposito del documento, ma non per ordine di importanza come si suol dire, si intitola “Superamento della legge Fornero” che nei programmi dei grillini andrebbe smantellata progressivamente nell’arco dei prossimi cinque anni.
La riforma delle pensioni del Movimento, a posto dell’attuale sistema, vedrebbe al centro il sistema denominato Quota 41 e quello Quota 100. Si potrebbe smettere di lavorare quindi dopo 41 anni contributi, a prescindere dall’età anagrafica, oppure se la somma dell’età e degli anni di contributi versati diano come risultato 100.
Oltre a queste due misure che sarebbero il perno, l’idea è quella di riproporre Opzione Donna per il gentil sesso e dei particolari sconti per chi svolge lavori considerati usuranti. Ultimo punto del programma pensionistico dei 5 Stelle è la staffetta generazionale.
La staffetta generazionale
Per staffetta generazionale si intende un processo di cambio della forza lavoro, con i lavoratori vicini alla pensione che rinunciano a una parte del proprio orario di lavoro per favorire così l’assunzione dei giovani.
In Italia questa opportunità è regolata dall’articolo 41 del Jobs Act: un lavoratore in questo momento può, negli ultimi due anni di servizio che lo separano dalla pensione, aderire a questa sorta di part-time.
La diminuzione delle ore non può essere superiore al 50% dell’orario di lavoro. A chi aderisce poi verrà elargita una parte anticipata della pensione che così andrà a colmare i minori introiti che ci sarebbero in busta paga.
La staffetta generazionale è prevista sia nel pubblico impiego che nelle aziende private. In realtà importanti come Enel o Ducati questo sistema è ormai più che collaudato e ha portato all’assunzione di un elevato numero di giovani lavoratori.
Per il Movimento 5 Stelle la staffetta generazionale è un ottimo strumento ma va congegnata in modo migliore. L’obiettivo è quello di renderla struttarale andandola a incentivare in maniera più incisiva, considerando anche che l’invecchiamento della forza lavoro in Italia è uno dei maggiori rischi futuri per la tenuta delle casse dell’Inps.