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Reddito di cittadinanza: si può già richiedere?
giovedì 8 marzo 2018, di
Il reddito di cittadinanza, pilastro del programma elettorale del M5S, non è ancora in vigore e no, ancora non è possibile richiederlo.
Chiarirlo è a quanto pare necessario. Quello che è successo nelle ultime ore in Puglia è l’emblema di come in realtà in Italia - nonostante i precedenti storici - sia ancora sconosciuta ai più la differenza tra promesse elettorali e realtà.
Il fatto è accaduto a Bari e in altri comuni della Puglia dove, dopo il risultato delle elezioni politiche 2018 che hanno incoronato il Movimento 5 Stelle come primo partito d’Italia, CAF e Patronati sono stati presi d’assalto da cittadini alla ricerca dei moduli per il reddito di cittadinanza.
Alla base dell’idea di molti, giovani e non, che credevano di poter già presentare domanda di reddito di cittadinanza vi sono non soltanto le solite fake news rimbalzate sui social, ma anche e soprattutto un’attenta e ostinata propaganda elettorale.
Eppure, per poter richiedere il reddito di cittadinanza bisognerà ancora attendere: la possibilità di presentare domanda è subordinata ad alcuni passaggi fondamentali e in primo luogo sarà necessario capire se e con quali numeri il Movimento 5 Stelle riuscirà ad ottenere la maggioranza.
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.
Reddito di cittadinanza: da quando si potrà presentare domanda
Parlare di una data certa a partire dalla quale sarà possibile presentare domanda per il reddito di cittadinanza è ad oggi impossibile.
Per il momento si tratta di una misura su carta: come ormai noto ai più, è vero che il Movimento 5 Stelle si è guadagnato il posto di primo partito d’Italia ma è altrettanto vero che la partita per la formazione del governo è ancora aperta e che gli scenari possibili sono ancora incerti.
Alla formazione della maggioranza è legato anche il reddito di cittadinanza del M5S che, al momento, è e resta una proposta e una legge non ancora in vigore.
Sicuramente si tratterà di una misura destinata a diventare operativa nel caso in cui Di Maio e la sua squadra di Governo riuscissero a formare un Esecutivo stabile: si tratta di uno dei principali punti del programma dei 5 stelle e, al netto delle polemiche e delle criticità sulle coperture, è innegabile che il reddito di cittadinanza è uno dei motivi del successo elettorale della formazione.
Eppure, anche prendendo in considerazione soltanto lo scenario più roseo, non si tratterà di una questione di giorni perché bisognerà seguire uno specifico iter legislativo.
Prima la riforma dei Centri per l’Impiego
Di tutte le regole, gli importi e i requisiti per poter richiedere il reddito di cittadinanza, una volta in vigore, ne abbiamo parlato in un’apposita guida. Per il momento, tuttavia, i pugliesi così come tutti i possibili beneficiari dovranno attendere: la proposta del M5S è in bilico così come lo è l’Italia intera.
Inoltre, ancor prima dell’entrata in vigore del reddito di cittadinanza sarà necessaria la riforma dei centri per l’impiego: tra le regole previste per chi chiederà il sussidio statale vi è la partecipazione a misure di politica attiva e la ricerca di lavoro.
Insomma, per evitare che la proposta del Movimento 5 Stelle diventi un disincentivo al lavoro e che si diffonda l’idea che è lo Stato a pagare chi non vuole lavorare, Di Maio ha più volte chiarito che chi avrà accesso al beneficio sarà inserito in un percorso formativo e di inserimento lavorativo.
I centri per l’impiego avranno un ruolo fondamentale in questo ma in primo luogo sarà necessaria una vera e propria riorganizzazione del sistema, attualmente carente ed inefficiente.
Va detto che, ovviamente, si tratta di un problema del tutto marginale rispetto all’attuale situazione: l’Italia, nonostante le elezioni appena svolte, non ha ancora un governo e lo scenario attuale non è certamente dei migliori.