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Permessi Legge 104 a coppie di fatto e unioni civili: grandi novità a Torino
martedì 11 ottobre 2016, di
I permessi della legge 104 a Torino sono garantiti anche per coppie di fatto e unioni civili. L’importante novità introdotta dalla Giunta M5S Appendino per il personale del Comune estende il diritto ad usufruire dei permessi retribuiti legge 104 anche alle coppie omosessuali.
Il Comune di Torino diventa avanguardista quindi per quel che riguarda i permessi della legge 104: anche per le coppie omosessuali sarà possibile usufruire dei permessi retribuiti per l’assistenza del partner al quale è riconosciuta la grave disabilità. La novità arriva pochi giorni dopo l’entrata in vigore dei decreti attuativi alla Legge Cirinnà e appena 15 giorni dopo l’emanazione della sentenza che ha esteso i permessi 104 ai conviventi, ovvero alle coppie di fatto.
Dopo l’eliminazione della modifica automatica del codice fiscale per le coppie omosessuali arriva un’ulteriore estensione dei diritti anche alle coppie di fatto e alle unioni civili: da oggi si apre la possibilità di usufruire dei permessi retribuiti della legge 104 anche per le coppie omosessuali.
Il Comune di Torino con la Giunta M5S Appendino estende il diritto ai permessi legge 104 anche alle unioni civili e alle coppie di fatto. Ecco l’importante novità che potrebbe aprire la strada al riconoscimento dei diritti ai permessi retribuiti della legge 104 per i dipendenti pubblici e privati su tutto il territorio nazionale.
Permessi 104 unioni civili e coppie di fatto: la novità arriva da Torino
La Giunta M5S di Torino capeggiata dal sindaco Appendino diventa avanguardista: i permessi retribuiti previsti dalla legge 104 saranno estesi anche alle unioni civili e alle coppie di fatto per i dipendenti del Comune.
Gli ex grandi esclusi dal diritto di usufruire dei permessi 104, ovvero le coppie omosessuali, vedono da oggi garantito il diritto all’assistenza del partner nei casi di grave disabilità. La novità introdotta nel Comune di Torino potrebbe presto essere estesa in tutta Italia: a scanso di delegittimazioni da parte della Corte Costituzionale, il riconoscimento del diritto ai permessi 104 anche alle coppie di fatto e alle unioni civili sembrerebbe il passo successivo.
Fino ad oggi, il diritto ad usufruire dei permessi 104 era garantito soltanto ai coniugi e ai parenti o affini fino al secondo grado. Per i dipendenti del Comune di Torino da oggi arriva l’estensione del diritto ai permessi della legge 104. Non è una novità da poco: il Sindaco Appendino insieme all’assessore alle Pari Opportunità Marco Giusta, ha annunciato la novità sulle unioni civili e coppie di fatto come un’importante “opera di sensibilizzazione per innescare un processo virtuoso per l’estensione delle libertà civili a tutti e tutte coloro che ne hanno il diritto”.
Con l’estensione dei permessi della legge 104 anche alle unioni civili per le coppie omosessuali si apre un nuovo capitolo: l’estensione dei diritti coniugali sembra ormai sulla strada giusta.
Unioni civili e coppie di fatto: permessi legge 104 in tutt’Italia?
Il Sindaco Appendino e l’assessore Giusta hanno regolamentato i permessi della legge 104 per le coppie di fatto e le unioni civili applicando la sentenza della Corte Costituzionale 213/2016 che ha esteso il diritto ai permessi 104 anche ai conviventi more uxorio.
La novità apportata dal Comune di Torino è che la sentenza della Corte è stata applicata in maniera estensiva: non soltanto alle coppie di fatto ma anche alle unioni civili e quindi alle coppie omosessuali regolarmente iscritte ai registri delle unioni civili.
L’estensione dei diritti coniugali anche alle coppie omosessuali iscritte ai registri delle unioni civili è stato già, in parte, previsto dai recenti decreti attuativi. Il buco normativo relativo ai permessi legge 104 per l’assistenza al partner in stato di grave disabilità è probabilmente soltanto una questione temporale: la sentenza della Corte Costituzionale che ha esteso il diritto ai permessi 104 anche ai conviventi è arrivata appena 15 giorni fa, dopo l’approvazione e l’entrata in vigore dei decreti attuativi della Legge Cirinnà.
Proprio per questo motivo e per colmare l’involontario buco normativo, dal Comune di Torino è partita un’ulteriore iniziativa: è stata infatti inviata una richiesta di chiarimenti al Dipartimento della Funzione pubblica e all’Inps sull’applicabilità del principio introdotto con la sentenza della cassazione, ovvero sull’estensione dei permessi 104 anche per le unioni civili.
Si attende ora la risposta. In caso di inapplicabilità alle unioni civili del principio della Cassazione che ha esteso il diritto ai permessi 104 alle coppie di fatto, sarà necessario un ulteriore intervento del legislatore.
In realtà, la procedura giusta da adottare per l’estensione del diritto ai permessi 104 anche alle coppie omosessuali iscritte ai registri delle unioni civili sarebbe proprio il decreto. Al comma 28 dell’art. 1 della Legge Cirinnà si stabilisce infatti che il Governo è delegato all’adozione di decreti legislativi per l’adeguamento, la modifica e le integrazioni normative per il coordinamento delle disposizioni di legge vigenti con la Legge Cirinnà.
Poca roba. Quello che è opportuno sottolineare e segnalare è che l’estensione dei diritti coniugali alle unioni civili e quindi alle coppie omosessuali sembra essere sulla strada giusta. Rimane da attendere e da sperare che la novità introdotta dalla Giunta Appendino in materia di permessi legge 104 sia solo l’inizio di un nuovo iter per i diritti delle coppie omosessuali.