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Pensioni oggi: graduatoria più facile e proroga dell’Ape Social, il governo verso il sì

lunedì 16 ottobre 2017, di Alessandro Cipolla

Pensioni oggi: attendono buone notizie i lavoratori dal fronte dell’Ape Social, con il governo che si è detto pronto a rivedere e facilitare il sistema delle graduatorie con anche una proroga del provvedimento che dovrebbe essere presente nella riforma.

L’incontro al ministero sulle pensioni in programma oggi tra governo e sindacati dovrebbe chiarire una volta per tutte l’intricata faccenda dell’Ape Social, soprattutto dopo l’allarme lanciato dall’Inca Cgil che aveva parlato di un 75% delle domande che sarebbero state bocciate.

Per questo motivo le parti sarebbero a lavoro per cercare di superare quei cavilli più controversi soprattutto riguardanti i disoccupati: molte pratiche escluse quindi potrebbero essere accettate, anche se naturalmente poi si andrebbero ad allungare i tempi per una definizione ufficiale delle graduatorie.

Si attendono novità sulle pensioni oggi anche per quanto riguarda una proroga dell’Ape Social, che dovrebbe essere presente nella riforma al centro da mesi di estenuanti trattative tra governo e sindacati.

Pensioni oggi: graduatorie Ape Social più facili

Il dibattito sulle pensioni oggi è tutto incentrato sul tema dell’Ape Social. Domenica 15 ottobre infatti era il termine stabilito per l’ufficializzazione da parte dell’Inps delle graduatorie.

Le domande infatti per poter accedere all’Ape Social, ma anche al pensionamento dopo 41 anni di contributi per i lavoratori precoci, dovevano essere presentate entro il 15 luglio, con le graduatorie che quindi sarebbero state rese note a metà ottobre.

L’allarme però lanciato dall’Inca Cgil sul fatto che il 75% delle domande sarebbero state respinte ha fatto scattare il più classico dei campanelli d’allarme. Il nodo principale riguarderebbe soprattutto i disoccupati.

Può accedere all’Ape Social infatti solo un lavoratore licenziato, anche in maniera collettiva, che abbia esaurito l’ammortizzatore sociale e con tre mesi di inoccupazione al termine della scadenza.

Un requisito questo che di fatto va a escludere una vasta fetta di richiedenti, visto che un lavoratore che semplicemente si è visto scadere un contratto a termine rimarrebbe fuori dalla graduatoria per poter accedere all’Ape Social.

Altro aspetto controverso poi è quello che un lavoratore che, dopo la scadenza dell’ammortizzatore, abbia lavorato anche solo un giorno sarebbe tagliato fuori. Per mantenere lo status di disoccupato però bisogna accettare tutte le offerte di lavoro che vengono proposte, con la norma quindi che è molto contraddittoria nel merito.

In totale ad oggi sono state presentate 39.777 domande per poter accedere all’Ape Social, con il governo che ha stanziato per questo 2017 300 milioni a riguardo. Le tante domande bocciate però potrebbero portare a un allungamento dei tempi stabiliti.

Viste le tante bocciature, il governo starebbe pensando a delle norme ad hoc per superare queste problematiche e diminuire drasticamente così il numero delle domande respinte.

Si dovrà quindi andare a riesaminare molte pratiche, con la graduatoria definitiva che nel caso sarà ufficializzata con molto ritardo rispetto a quando era stato deciso al momento del lancio dell’Ape Social.

Ape Social prorogata

Quest’oggi governo e sindacati torneranno a sedersi attorno a un tavolo per discutere della riforma delle pensioni. Dopo l’approvazione da parte del Parlamento del Def, adesso infatti è chiaro quale sarà il budget a disposizione per il testo che poi sarà inglobato nella prossima manovra finanziaria.

Il problema però è che i fondi che saranno destinati alle pensioni saranno molto limitati, con l’esecutivo che difficilmente potrà accettare tutti gli undici punti proposti dai sindacati nei giorni scorsi tramite un documento unitario.

Nonostante le manifestazioni di piazza di sabato scorso, il tanto discusso aumento dell’età pensionabile a 67 anni dal 2019 non dovrebbe essere stoppato visto la mancanza di soldi: al massimo il governo starebbe pensando a un rinvio oppure a un innalzamento più soft.

Per quanto riguarda l’Ape Social invece non ci dovrebbero essere problemi per la sua proroga, che potrebbe essere anche definitiva e non soltanto legata al 2018. Stesso discorso poi dovrebbe valere per i lavoratori precoci e per Opzione Donna.

Non rimane quindi che aspettare l’esito dell’incontro odierno al ministero, con le parti sociali che sperano di poter strappare un accordo più vantaggioso possibile per i lavoratori visto l’ormai clima di piena campagna elettorale che si respira nel paese.

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