Home > Altro > Archivio > La classifica dei market mover più importanti di oggi
La classifica dei market mover più importanti di oggi
martedì 5 novembre 2013, di
Dollaro USA: PMI non manifatturiero del ISM (ore 16:00)
Nel mese di settembre il settore dei servizi negli Stati Uniti è cresciuto meno del previsto ed ha raggiunto un valore di 54.4 punti, in calo rispetto al 58.6 del mese di agosto e inferiore alle aspettative degli analisti che prevedevano una lettura a 57.2 punti. Ad ogni modo, dall’ultima release è emerso anche un certo ottimismo da parte dei rispondenti nonostante il calo delle prospettive per le performance future. Per questa lettura è atteso infine un ulteriore calo dal precedente 54.4 a 54.2.
Sterlina: PMI dei servizi nel Regno Unito (ore 10:30)
Nel mese di ottobre, il settore dei servizi nel Regno Unito potrebbe subire il secondo calo consecutivo (da 60.3 a 59.8). Nel mese di settembre la componente relativa all’andamento futuro ha subito un lieve calo ma rimane comunque a livelli piuttosto sostenuti, confermando così la possibilità di un altro trimestre di crescita negli ultimi 3 mesi del 2013 (all’incirca dell’1%). Non dimentichiamo infatti che le ultime minute della MPC rivelano una stima sulla crescita dello 0.7% su base trimestrale.
Dollaro Australiano: appuntamento con la RBA (ore 04:30)
L’appuntamento con la RBA, la banca centrale Australiana sarà il market mover per eccellenza della sessione Asiatica di questo 5 novembre. Durante l’ultimo meeting, la banca australiana ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse al 2.5%. Ma ricordiamo le parole del Governatore della RBA, Glenn Stevens ha infatti lasciato la porta aperta "futuri allentamenti" in base all’andamento dei mercati e, proprio qualche giorno fa lo stesso Stevens ha asserito che i livelli attuali dell’Aussie non sono supportati dai fondamentali dell’economia.
Sorprese in vista dalla RBA? Per questo appuntamento non sono attesi grandi cambiamenti anche perché, tra le righe, sembra di intuire che la banca voglia aspettare il prossimo anno prima di intervenire sui tassi di interesse.
Dollaro Neozelandese: la situazione occupazionale (ore 22:45)
In seconda serata, l’appuntamento con il mercato del lavoro nella Nuova Zelanda. Il tasso di disoccupazione nel secondo trimestre è aumentato al 6.4% rispetto al precedente 6.2%, ma la notizia era già stata anticipata dai mercati. Contemporaneamente, il mercato del lavoro è cresciuto dello 0.4% mentre i salari non hanno presentato particolari variazioni, sebbene gli analisti prevedano un aumento per i prossimi mesi. Per questo mese è prevista una crescita del mercato del lavoro pari allo 0.5% mentre per il tasso di disoccupazione è previsto un calo del 6.2%