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Instagram: ecco il piano per combattere il bullismo

martedì 8 ottobre 2019, di Marco Ciotola

Instagram ha una strategia per combattere il bullismo. A inizio anno il CEO Adam Mosseri aveva annunciato l’intenzione della piattaforma di “guidare la guerra al bullismo online”, e le dichiarazioni hanno trovato una prima applicazione pratica con l’ultima mossa del social.

Da pochi giorni infatti dalla compagnia hanno preparato gli utenti al lancio a livello globale di una nuova funzionalità chiamata “Silenzia”, strumento che è in fase di test dallo scorso luglio.

Esercitando l’opzione "Silenzia" nei confronti di un altro utente, i commenti di quel profilo sui tuoi post sono visibili solo da quello stesso utente soggetto alla restrizione e da nessun altro. In più, un utente “silenziato” non potrà vedere se sei attivo su Instagram o meno in un determinato momento, o se hai visualizzato i loro messaggi diretti.

D’altra parte però gli stessi utenti che hanno imposto il limite possono anche scegliere di mostrare i commenti di quella persona, approvandoli esplicitamente.

Instagram: ecco la strategia per combattere il bullismo

Secondo uno studio condotto dal Pew Research Center - think tank statunitense che attenziona problemi sociali - il 51% degli adolescenti statunitensi è stato vittima di bullismo o molestie online.

Altri studi sostengono che un 42% di vittime di cyberbullismo, di età compresa tra 12 e 20 anni, hanno citato Instagram come uno dei principali teatri degli oltraggi subìti.

Randi Priluck, professore della Pace University da anni focalizzato sullo studio di social media e mobile marketing, non si è mostrato del tutto convinto dalle ultime mosse di Instagram in contrasto al bullismo, definendo “meglio di niente” i piani del social:

“Il fatto che Instagram stia facendo qualcosa è meglio di niente, ma la domanda che mi pongo è: quanto sarà d’aiuto?”

Alla base dei piani di Instagram c’è il ragionamento che porta a considerare per i giovani utenti quasi controproducente bloccare, non seguire o segnalare un bullo, cosa che potrebbe peggiorare la situazione, in quanto una mossa simile renderebbe poi più difficile tenere sotto controllo il comportamento di quest’ultimo.

Dall’altra parte invece Limita potrebbe garantire un modo per proteggersi senza che la persona che ti sta perseguitando venga a conoscenze delle tue mosse restrittive nei suoi confronti sulla piattaforma.

Non è la prima mossa del social che mira a ostacolare la problematica; quest’estate la compagnia ha cominciato a testare a implementare un nuovo strumento che utilizza l’intelligenza artificiale per avvisare gli utenti quando un loro commento potrebbe essere considerato offensivo, prima che venga pubblicato.

Molti esperti e osservatori di settore hanno elogiato la caratteristica, evidenziando come questa sorta di filtro possa rivelarsi fondamentale per spingere le persone verso ragionamenti a freddo ed esternazioni più consapevoli:

“Le persone scrivono quasi senza pensare a cosa stanno esprimendo. Questo è una caratteristica ancora più marcata negli adolescenti, ma un simile filtro può aiutare gli utenti a rendersi conto che le parole appena scritte potrebbe essere inappropriate”.

Durante un evento pubblico dello scorso maggio, la compagnia ha confermato il proseguimento degli studi interni che mirano a definire in maniera più precisa la problematica del bullismo sulla piattaforma, studi che prevedono anche incontri con adolescenti e genitori.

Più in generale, è la stessa società madre, Facebook, che sta continuamente sperimentando funzionalità per rendere i social network luoghi “meno tossici”. Uno di questi è il recente test per nascondere mi piace su Instagram e Facebook, al fine di ridurre la pressione e puntare tutto sulla qualità, piuttosto che sulla quantità.

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