Guerra nucleare, Trump manda i caccia in Corea. L’ira della Cina: “questi non sono giochi”

Guerra nucleare: si fa sempre più tesa la situazione in Corea, dove gli Stati Uniti hanno mandato dei caccia che hanno effettuato delle esercitazioni vicino al confine con Pyongyang, scatenando l’ira anche della Cina.

Al momento soltanto un delicato equilibrio sembrerebbe scongiurare un conflitto che potrebbe anche degenerare in una guerra nucleare. Se veramente il regime di Kim Jong-un sta preparando un nuovo lancio missilistico, allora la situazione potrebbe precipitare.

Secondo fonti del ministero della Difesa sudcoreano, la Corea del Nord sarebbe pronto al suo sesto test nucleare. Dopo il lancio del missile che ha sorvolato il Giappone nei giorni scorsi, una nuova provocazione del genere potrebbe non essere più tollerata da Donald Trump.

Come risposta ai lanci di Pyongyang, gli Stati Uniti hanno effettuato delle esercitazioni con dei caccia che hanno bombardato una zona vicina al confine tra le due coree. Una mossa che ha inviperito la Cina, che ha ammonito gli americani di come tali operazioni non siano un “gioco di guerra”.

Guerra nucleare: è corsa agli armamenti

Il Giappone è nel terrore dopo il test fatto da Pyongyang nei giorni scorsi. Il missile infatti che ha sorvolato l’isola di Hokkaido ha fatto comprendere ai nipponici quanto pericolosa possa essere la situazione che si è generata in Corea.

Dopo le sanzioni inflitte dall’Onu su proposta americana e il prosieguo delle esercitazioni militari congiunte tra Corea del Sud e Stati Uniti, Kim Jong-un non ha intenzione di indietreggiare di un millimetro nella sua politica di provocazione militare tesa a dimostrare come il suo paese ora sia una potenza atomica capace di poter colpire anche a lungo raggio.

In parole povere i vari test missilistici effettuati hanno dimostrato al mondo che la Corea del Nord possiede armi atomiche, quindi ora Kim Jong-un sta cercando di forzare la mano per ottenere vantaggi diplomatici sicuro che gli Stati Uniti mai andrebbero a rischiare di scatenare una guerra nucleare.

Dalle parole finora, fortunatamente, non si è mai passati ai fatti proprio per il timore di conseguenze catastrofiche: una guerra nucleare infatti provocherebbe anche milioni di vittime nell’immediato e molte di più nel passare degli anni.

Al momento quindi la Corea del Nord ha dimostrato tutta la sua forza, gli Stati Uniti hanno aumentato la loro già massiccia presenza nella zona esercitandosi con la Corea del Sud, con anche il Giappone adesso che ha stanziato ingenti fondi per le spese militari.

In mezzo poi ci sono Russia e Cina, da sempre vicine a Pyongyang soprattutto dal punto di vista degli scambi economici. Non va dimenticato infatti che la Corea del Nord è uno dei paesi al mondo con le più grandi ricchezze minerarie.

Pechino in particolare non vede di buon occhio l’attivismo militare degli Stati Uniti nella penisola coreana, e ha fatto capire in maniera chiara di non gradire le provocazioni militari di Pyongyang ma anche quelle di Washington.

La Cina infatti è infastidita da diverse circostanze. La prima sono le sanzioni inflitte dagli Usa ad alcune aziende cinesi ree di continuare a fare affari con Pyongyang non rispettando così lo stop imposto dalle Nazioni Unite.

L’aumento poi delle truppe e delle apparecchiature americane in Corea del Sud non piace a per nulla a Pechino, visto che i radar stelle e strisce posizionati potrebbero anche “spiare” all’interno dei confini cinesi.

La situazione quindi è molto più complessa di quanto si possa pensare, con la paura dello scoppio di una guerra nucleare che finora sembrerebbe essere il più grande freno a una pericolosa escalation militare.