Guerra commerciale: l’Europa ha risposto al fuoco di Trump

La guerra commerciale USA-Europa è entrata nel vivo.

La scorsa settimana Donald Trump ha interrotto la tregua fino ad ora osservata ed ha imposto dazi su tutte le esportazioni di acciaio e alluminio dall’Unione europea, ma anche dal Canada e dal Messico, tre economie inizialmente esentate dalle tariffe.

Come ampiamente previsto, la reazione del blocco della moneta unica non si è fatta attendere e dalle parole si è presto passati ai fatti. Nella giornata odierna la Commissione Ue ha reso nota l’approvazione di un pacchetto di misure contro gli USA dal valore di 2,8 miliardi di euro.

Lo spettro della guerra commerciale, che molti avevano già dimenticato dopo il disgelo dei rapporti tra gli USA e la Cina, è tornato a manifestare tutta la sua potenza, stavolta, però, in Europa.

Guerra commerciale: la risposta compatta a Trump

L’esecutivo comunitario non è rimasto a guardare ed ha scelto di imporre un’ondata di dazi su quella lista di prodotti statunitensi che il blocco aveva già presentato in sede di ricordo all’Organizzazione mondiale del commercio.

Le tariffe della Commissione Ue diverranno efficaci soltanto alla fine del mese di giugno e avranno un controvalore di circa 2,8 miliardi di euro.

Si noti, però, come la guerra commerciale non stia oggi riguardando soltanto gli USA e l’Europa, ma anche gli alleati americani del NAFTA, ossia Canada e Messico. Quest’ultimo si è scagliato con vigore contro i nuovi dazi di Trump e ha scelto di introdurre dazi del 20% sulla carne esportata dagli USA oltre che su diversi altri beni. Il tutto, hanno stimato alcuni osservatori, per un controvalore di oltre 3 miliardi di dollari.

Gli ultimi sviluppi sul fronte dazi hanno dato manforte alle recenti previsioni di Raghuram Rajan, ex della banca centrale indiana, che ha ricordato come l’escalation della tensione potrebbe peggiorare rapidamente, rendendo la guerra commerciale sempre più problematica per l’economia globale.