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Governo Cottarelli: ecco il programma in caso di fiducia
martedì 29 maggio 2018, di
In tempi da record Carlo Cottarelli si appresta a presentare il programma di governo e la lista dei suoi ministri. Il professore infatti è atteso per quest’oggi al Quirinale dove incontrerà di nuovo il Presidente Sergio Mattarella.
La parte più difficile però sarà il riuscire a trovare una maggioranza pronta a dare la fiducia a questo governo: nonostante che il programma di Carlo Cottarelli potrebbe in linea di massima essere condiviso da tutte le forze politiche, quasi tutti i partiti ormai sembrerebbero avere fretta di andare al più presto alle urne.
Il programma del governo Cottarelli
Anche se mancano ancora i dettagli, la struttura del programma di governo è stato illustrata dallo stesso Cottarelli durante la sua breve conferenza stampa svolta dopo aver ricevuto l’incarico dal Presidente Mattarella.
La mission di questo esecutivo è ben chiara: imbastire e far approvare in autunno la legge di Bilancio, per scongiurare così l’avvio dell’esercizio provvisorio che nel 2019 porterebbe l’aumento dell’Iva e delle accise sulla benzina.
L’imperativo quindi sarebbe quello di tenere a bada i traballanti conti pubblici nostrani, anche per contrastare questo aumento dello spread, rinsaldando i rapporti con Bruxelles e tutte le varie istituzioni europee.
Cottarelli quindi insieme al suo ministro dell’Economia, probabile Lucrezia Reichlin, si andrà a sedere a metà giugno nel delicato tavolo europeo delle trattative per la definizione del bilancio settennale dell’Unione. Una partita questa molto delicata dove l’Italia deve far sentire la propria voce per non rischiare di finire ai margini.
Per quanto riguarda la legge elettorale appare improbabile infine che si possa arrivare a una modifica: i tempi in teoria ci sarebbero, ma difficile che i partiti riescano a trovare un’intesa soprattutto in tempi di elezioni anticipate che al massimo si terranno a febbraio.
Che succede senza la fiducia?
Se il governo Cottarelli dovesse incassare la fiducia da parte del Parlamento, una volta approvata la legge di Bilancio si andrebbe automaticamente a dimettere così come fatto da quello Gentiloni lo scorso dicembre. Le elezioni quindi si andrebbero a tenere a inizio 2019, febbraio o inizio marzo.
Al momento però appare molto difficile che questo governo possa ottenere il via libera da parte delle Camere. In caso di bocciatura Cottarelli e i suoi ministri si andrebbero a dimettere in maniera immediata, restando in carica per gli affari correnti.
In questo caso le elezioni ci sarebbero dopo agosto, con gli italiani che quindi tornerebbero alle urne a settembre mentre la campagna elettorale si andrebbe a svolgere lungo tutto l’arco di questa estate che si preannuncia essere torrida e infuocata sotto ogni punto di vista.