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Elezioni, è possibile un governo della Lega con CasaPound?
martedì 27 febbraio 2018, di
CasaPound strizza l’occhio alla Lega e Matteo Salvini lascia una porta più che aperta ai “fascisti del terzo millennio”. In questi sgoccioli di campagna elettorale, ormai i contenuti programmatici sono stati messi in un angolo per lasciare spazio a un anticipo delle trattative che andranno in scena dopo il 4 marzo.
A pochi giorni dalle elezioni politiche ecco dunque aprirsi nuovi scenari post voto, con tutta la destra pronta a compattarsi per sostenere un governo targato Salvini. Più che dai programmi gli ostacoli però potrebbero arrivare dai numeri.
L’apertura di CasaPound
Negli ultimi mesi tanto si è parlato di un possibile ricompattamento della sinistra, progetto da tanti avallato ma poi naufragato quando si è trattato di mettere nero su bianco le varie strategie in vista delle elezioni politiche.
Di una possibile unità della destra invece si è discusso molto meno, anche perché la coalizione di Centrodestra alla fine racchiude quasi la totalità delle forze politiche identificabili nell’area.
Alla fine l’unica formazione con un certo peso elettorale rimasta fuori è stata CasaPound, ma dopo il voto di domenica 4 marzo tutto potrebbe cambiare soprattutto se la Lega dovesse risultare essere il partito più votato nel Centrodestra.
Se c’è la possibilità di fare un governo sovranista che ci porta fuori dall’euro e fuori dall’Unione Europea e che blocca l’immigrazione, i tre punti principali del nostro programma, siamo pronti a sostenerlo. Dovrebbe essere un governo che non ha Tajani premier e Brunetta all’economia, dovrebbe avere un Salvini premier e un Bagnai all’economia.
Queste sono state le parole di Simone Di Stefano pronunciate a Radio24, dove il candidato premier di CasaPound si è detto disponibile ad appoggiare un governo sovranista con a capo Matteo Salvini.
Non c’è molto da stupirsi comunque. Già nella nostra intervista realizzata a Di Stefano il leader del movimento ci aveva spiegato come, quando si sono creati i presupposti, a livello locale già esistono esempi di alleanza amministrativa tra CasaPound e il Centrodestra.
QUI LA NOSTRA INTERVISTA A DI STEFANO
Matteo Salvini dal canto suo incasso questo attestato di stima e ribadisce come dal 5 marzo è disponibile a parlare con tutti quelli che si riconoscono nel programma della Lega. Nonostante questo, un governo delle destra sembrerebbe essere un’ipotesi abbastanza improbabile.
Un governo sovranista
Questa possibile unità di intenti tra Di Stefano e Salvini è senza dubbio un tassello importante per provare a ipotizzare quale sarà il quadro politico dell’Italia dopo le elezioni del 4 marzo.
Da qui però a parlare di un possibile governo sovranista la strada è ancora lunga. Per prima cosa, CasaPound deve riuscire a superare la soglia di sbarramento del 3% per poter così entrare in Parlamento.
Impresa questa ardua ma, se anche fosse, la tartaruga frecciata riuscirebbe ad eleggere una ventina di deputati e una decina di senatori. Anche sommati a quelli della Lega e di Fratelli d’Italia i numeri per una possibile maggioranza sarebbero molto lontani.
L’aspetto più interessante però potrebbe essere un altro. Compattandosi attorno alla figura di Salvini, la destra potrebbe mettere le basi per un nuovo polo sovranista che punterebbe a essere protagonista alla successiva tornata elettorale.
Se in queste elezioni i tempi quindi potrebbero ancora non essere maturi, questo avvicinamento potrebbe essere la base per una futura alleanza soprattutto se Berlusconi dovesse decidere di fare un passo indietro nel panorama politico nostrano.