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Detrazioni fiscali 730/2017: incentivi per il finanziamento ai partiti, trascurate le spese scolastiche
martedì 11 aprile 2017, di
Detrazioni fiscali 730/2017: quest’anno per la prima volta l’Agenzia delle Entrate e il Caf hanno presentato un documento congiunto con l’elenco di tutte le detrazioni fiscali per il 2017.
Alle detrazioni per le spese scolastiche, per le biciclette elettriche e per le ristrutturazioni di immobili se ne aggiungono delle altre più “discusse” come ad esempio quella per le erogazioni liberali per i partiti politici.
Con la pubblicazione delle detrazioni per la stagione dichiarativa 2017, quindi, non sono mancate le polemiche da parte dei contribuenti che hanno notato una disparità di trattamento per alcuni interventi.
Infatti, analizzando le oltre 320 pagine della guida dell’Agenzia delle Entrate e del CAF notiamo che il Governo è stato piuttosto “avaro” nei confronti delle famiglie poiché per molte voci, comprese le spese scolastiche, l’importo detraibile è molto basso.
Importi più alti per le detrazioni sulle ristrutturazioni e ciò conferma che anche quest’anno il Governo ha voluto incentivare la ripresa del settore edilizio. Quel che fa discutere però non è il valore della detrazione per le ristrutturazioni, quanto quella per le cifre liberamente stanziate per il finanziamento ai partiti pubblici.
L’importo della detrazione fiscale in questo caso è molto alto tant’è che è possibile recuperare più di un quarto di quanto erogato.
Ancora una volta quindi il Governo ha preferito risparmiare sui bisogni delle famiglie a vantaggio di quei “benefattori” che decidono di stanziare una somma in denaro per finanziare un partito.
Un intervento che siamo sicuri farà molto discutere; nel frattempo, ecco nel dettaglio quali sono le detrazioni fiscali 730/2017 per le famiglie indicate dall’Agenzia delle Entrate e dal CAF.
Detrazioni fiscali 730/2017, spese scolastiche: 107 euro a figlio
Da quest’anno nelle spese scolastiche detraibili per le famiglie rientrano anche le gite scolastiche e l’importo della mensa, alle quali si aggiungono corsi di lingua e teatro. Oltre a queste naturalmente sono state confermate le spese per la frequenza scolastica.
Leggendo la lista delle spese scolastiche detraibili verrebbe da pensare che quest’anno il Governo abbia deciso di sostenere particolarmente il reddito delle famiglie, ma analizzando nel dettaglio le condizioni per la detrazione ci rendiamo conto che non è così.
Infatti, la detrazione del 19% si applica su un importo massimo di 564€ per figlio, quindi il beneficio non supera i 107€ l’anno. Una cifra che non si avvicina neppure a quanto si spende ogni anno per la mensa in una scuola pubblica.
La stessa situazione vale per l’iscrizione agli asili nido, dove la detrazione è sempre del 19% ma su un importo massimo di 632 euro. Circa 120€ l’anno, una cifra ben lontana da quella della retta mensile; fortuna che il Governo quest’anno ha introdotto il bonus nido da 1.000€ per dare un supporto maggiore alle famiglie che hanno bisogno, per impegni lavorativi di entrambi i genitori, di mandare il figlio al nido.
Detrazioni fiscali 730/2017: nessun vincolo per le spese universitarie
Per le spese universitarie invece non ci sono vincoli. Con la dichiarazione dei redditi, infatti, è possibile detrarre il 19% dell’intero importo delle tasse universitarie.
Per chi è fuori sede, però, la detrazione per i canoni di locazione si applica su un massimo di 2.633€, spese escluse. Il tutto su una spesa che solitamente si aggira dai 300 euro ai 600 euro mensili.
Ma questa non è l’unica “penalizzazione”. Infatti, c’è da considerare che per gli studenti che vanno all’estero per il calcolo degli importi massimi da detrarre si applicano i criteri in base alla sede del domicilio fiscale, e di conseguenza uno studente del Sud è più penalizzato di uno del Nord Italia.
730/2017: le altre detrazioni fiscali per le famiglie
Restando in tema “famiglia”, l’Agenzia delle Entrate ha fissato il limite di 210 euro per le spese per le attività sportive detraibili al 19%. Per l’iscrizione alla scuola calcio, o per la palestra, di un ragazzo dai 5 ai 18 anni è possibile detrarre un massimo di 40 euro.
Inoltre non rientrano nelle spese detraibili i libri scolastici, l’acquisto degli strumenti scolastici e del materiale di cancelleria per la scuola.
Per il riscatto degli anni universitari ai fini pensionistici la detrazione è del 19% sul costo totale. L’importo del riscatto però è talmente esoso che difficilmente il contribuente decide di effettuarlo.
Le altre spese detraibili che potrebbero interessare alle famiglie italiane sono:
- badanti per assistenza a persone autosufficienti: 19% su un massimo di 2.100€;
- biciclette elettriche per disabili: 19% sull’intero importo;
- interventi finalizzati al risparmio energetico: 65% delle spese;
- interventi di recupero del patrimonio edilizio: 36% delle spese.
Come possiamo vedere le detrazioni per gli interventi edilizi sono maggiori, ma nulla in confronto alle misure adottate dall’Agenzia delle Entrate nei confronti di coloro che versano una somma in favore di un partito politico.
Detrazioni fiscali 730/2017 più “generose” per i finanziamenti ai partiti
Mentre per le famiglie il Parlamento è stato piuttosto avaro, il discorso è differente per coloro che erogano liberamente un contributo economico ad un partito politico.
Nel dettaglio, dall’imposta lorda si detrae il 26%, su un contributo massimo di 30mila euro. In questo caso quindi il finanziatore può recuperare più di un quarto della cifra stanziata, per un massimo di 7.800€. Più che di detrazione fiscale potremmo parlare di “incentivo”.
La detrazione però avviene solo in presenza di “particolari” condizioni:
- la detrazione non deve essere versata in contanti;
- deve essere in favore di un partito politico iscritto al registro nazionale.
Insomma, vita facile per i “benefattori” dei partiti politici, a differenza delle famiglie italiane che anche quest’anno dovranno accontentarsi di una detrazione minima sulle spese sostenute per il mantenimento dei propri figli.