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Contratti statali, trattative per il rinnovo dal 10 gennaio. Cosa è previsto?
mercoledì 4 gennaio 2017, di
Contratti statali: ripartono il 10 gennaio le trattative per il rinnovo dei contratti dei dipendenti della Pubblica Amministrazione e non mancano dubbi e interrogativi su quel che ne conseguirà.
Per i dipendenti del pubblico impiego in ballo, assieme al rinnovo del contratto in stallo ormai da 7 anni, gli aumenti di salario, nodo che con la Legge di Bilancio 2017 si è solo in parte risolto.
I fondi sono stati stanziati ma quello che in molti affermano è che in realtà non saranno sufficienti a consentire l’aumento medio in busta paga di 85 euro, cifra concordata dopo una lunga trattativa tra sindacati e Ministero della Pubblica Amministrazione.
Cosa si discuterà con la nuova fase della trattativa che prenderà avvio il 10 gennaio 2017? Al centro delle discussioni sul rinnovo del contratto l’aumento dello stipendio. Nei giorni scorsi i sindacati avevano espresso il proprio parere positivo circa la prima fase di discussione: gli 85 euro di aumento medio ci saranno, almeno questo quello che è stato stabilito. Ma dove reperire i fondi necessari?
Attualmente sono stati stanziati con la Legge di Bilancio 2017 circa 1,9 miliardi di euro ma per garantire la necessaria copertura finanziaria utile per il rinnovo dei contratti che non prevedono soltanto l’aumento dello stipendio servirebbero in totale 5 miliardi di euro.
In ballo anche lo sblocco del turn over e le nuove assunzioni, il che comporterebbe un’ulteriore spesa. Si è parlato di 10.000 assunzioni nel prossimo triennio e di nuovi concorsi che coinvolgeranno tutti gli ambiti della Pubblica Amministrazione, ognuno sulla base delle specifiche necessità occupazionali.
Con l’avvio annunciato della trattativa, programmata per il 10 gennaio, viene da chiedersi se a rimetterci, con l’intento di contenere la spesa, sarà proprio l’aumento di salario previsto con il rinnovo del contratto degli statali.
Salario, blocco del turn over e nuovo contratto, ecco da dove cominceranno le trattative che coinvolgeranno i dipendenti pubblici e i punti da affrontare.
Contratti statali, trattative per il rinnovo dal 10 gennaio. Cosa è previsto?
Dopo la firma dell’accordo lo scorso 30 novembre 2016 sono ancora molti i punti da risolvere relativamente al rinnovo del contratto degli statali. I dipendenti della Pubblica Amministrazione temono che con le trattative per il rinnovo che prenderanno avvio il prossimo 10 gennaio a venir meno sarà proprio l’annunciato aumento medio dello stipendio di 85 euro.
Ma i nodi da risolvere sono tanti e tra le misure che dovranno essere valutate e confermate dopo le trattative si parla anche di distacchi e permessi, già tagliati negli scorsi anni del 50%. Da quanto previsto ad oggi la situazione potrebbe mutare nuovamente e all’ordine del giorno le nuove regole che dovranno prender piede dopo il rinnovo del contratto statali.
Tra i molti dubbi anche quelli relativi all’approvazione e stipula del nuovo contratto della Pubblica Amministrazione per il quale bisognerà attendere l’esito del referendum sul Jobs Act voluto dalla Cgil, per il quale a sua volta la Consulta dovrà ancora pronunciarsi sull’ammissibilità.
L’Aran e i principali sindacati si siederanno al tavolo delle trattative per il rinnovo dei contratti della PA a partire dal 10 gennaio e, considerati cosa è previsto e i nodi delle novità che coinvolgeranno i dipendenti pubblici, c’è chi ipotizza non si tratterà di una discussione senza intoppi.
Intanto alcune buone notizie cominciano ad arrivare e nello specifico si tratta dei contratti della scuola: il 29 dicembre è stato firmato l’accordo tra Miur e sindacati circa la mobilità straordinaria prevista dalla Buona Scuola. I docenti potranno cambiare sede senza il vincolo triennale ma limitatamente alla mobilità 2017.
Una prima buona notizia che riguarda i dipendenti pubblici ma per tutti gli altri saranno giorni di attese e domande. Tra le tante, ci si chiede se l’aumento dello stipendio ci sarà e, soprattutto, quale il destino del Bonus Renzi, a rischio per i dipendenti pubblici con redditi compresi tra 24 e 26 mila euro.
Contratti statali, trattative per il rinnovo. Stipendio e Bonus Renzi, cosa è previsto?
Come abbiamo già affermato, tra i punti principali che saranno affrontate nelle trattative per il rinnovo dei contratti statali ci saranno, ancora una volta, aumento dello stipendio e Bonus Renzi.
Per quanto riguarda l’aumento dello stipendio dei dipendenti della Pubblica Amministrazione nei giorni scorsi si è parlato di una cifra di 85 euro al lordo, circa 60 euro netti, che però non saranno erogati in maniera uniforme. L’aumento dello stipendio sarà proporzionato al reddito e alle presenze e quindi avrà le caratteristiche di un “premio di produttività”. Si dovrà discutere di risorse: al momento gli 1,9 miliardi di euro stanziati per lo sblocco dei contratti del pubblico impiego non basterebbero.
A preoccupare i dipendenti pubblici che potranno beneficiare finalmente, dopo 7 anni di blocco, di un aumento in busta paga, è il destino del Bonus Renzi. Cosa succederà per quei lavoratori che con il nuovo contratto arriveranno a sforare la soglia massima di 24-26 mila euro?
Il Governo ha già precisato che verrà predisposta una soluzione giuridica per evitare che l’aumento dello stipendio e il rinnovo del contratto non si riveli in realtà un’arma a doppio taglio.
Per adesso i dubbi irrisolti restano molti ma per avere ulteriori dettagli sul rinnovo dei contratti degli statali non resta che aspettare l’esito delle trattative che cominceranno a partire dal 10 gennaio.