Home > Altro > Archivio > Chi è la brigatista Saraceni che prende il reddito di cittadinanza
Chi è la brigatista Saraceni che prende il reddito di cittadinanza
domenica 29 settembre 2019, di
Federica Saraceni, ex terrorista appartenente all’organizzazione eversiva Nuove Brigate Rosse, e oggi ai domiciliari per l’omicidio di Massimo D’Antona, prende il reddito di cittadinanza da agosto.
Mentre sconta la sua pena di 21 anni per l’assassinio di matrice terroristica del professor D’Antona, la donna risulta tra gli italiani riceventi l’assegno di sostegno economico introdotto dal precedente governo e bandiera del Movimento 5 Stelle.
Scopriamo la storia della brigatista terrorista e alcuni dettagli sulla percezione del reddito.
Chi è la brigatista Federica Saraceni. Vita e processo
Federica Saraceni nasce a Roma nel 1969. Suo padre è Luigi Saraceni, presidente della quinta sezione penale del Tribunale di Roma e fondatore di Magistratura democratica, associazione di magistrati, con esperienze anche politiche, diventando deputato dei Democratici di Sinistra e dei Verdi.
Maestra di asilo e madre di una bambina, Federica Saraceni viene arrestata nel 2003 in un blitz delle forze dell’ordine nell’ambito dell’omicidio di Massimo D’Antona. Nella stessa operazione vengono fermati altri 6 presunti brigatisti.
Durante il processo per l’assassinio del professore, avvenuto a Roma nel 1999, la Saraceni è accusata di partecipazione a banda armata e concorso in omicidio.
Nel 2005, nell’ambito del processo di Primo grado, la Corte d’assise di Roma dichiara l’assoluzione della donna per le accuse di concorso in omicidio, confermando la condanna a 4 anni e otto mesi per banda armata.
Nel 2008 la sentenza è ribaltata dalla seconda Corte d’assise d’appello di Roma. Federica Saraceni viene condannata in via definitiva a 21 anni e sei mesi di reclusione per l’omicidio, che la Cassazione conferma.
Tuttora la Saraceni sta scontando la sua pena ai domiciliari, concessi in osservazione dei benefici di legge, della situazione familiare personale e della dissociazione dal terrorismo pronunciata dalla donna.
La brigatista Saraceni e il reddito di cittadinanza
La notizia rivela che Federica Saraceni, mentre sconta la pena per omicidio di matrice terroristica di Massimo D’Antona, riceve il reddito di cittadinanza. Nello specifico, la donna sarebbe beneficiaria di un assegno mensile di 623 euro.
Come è possibile? La legge, infatti, stabilisce che per ottenere il reddito di cittadinanza è requisito fondamentale non trovarsi sottoposti a misura cautelare personale.
Inoltre, le condizioni che respingono l’ottenimento dell’assegno di sostegno comprendono anche la presenza a proprio carico di una condanna in via definitiva da 10 anni dalla richiesta del sussidio. In questo caso, però, la Saraceni risulta in regola, perché la sentenza definitiva che la riguarda risale al 2007. Sono, quindi, trascorsi i 10 anni di cui parla la legge.
La vicenda, comunque, mantiene i suoi lati oscuri. Secondo il meccanismo previsto dal reddito di cittadinanza, infatti, la Saraceni dovrebbe adesso essere indirizzata nel mondo del lavoro. La donna, però, deve scontare la pena ai domiciliari.
Probabilmente future ispezioni faranno chiarezza.