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Berlusconi: “Ora tocca a Salvini”. Ma in un governo di Centrodestra vuole pure il PD
lunedì 12 marzo 2018, di
Anche Silvio Berlusconi ammicca al Partito Democratico. Nonostante che il partito di Matteo Renzi sia uscito con le ossa rotte dalle elezioni del 4 marzo, i dem sono l’oggetto del desiderio oltre che del Movimento 5 Stelle anche di Forza Italia.
Intervistato da La Stampa, Berlusconi ha giurato fedeltà a Matteo Salvini aggiungendo però che, con il sostegno anche del PD, di certo un ipotetico governo del Centrodestra potrebbe avere maggiore forza e stabilità.
Berlusconi e un governo stabile
Come era ampiamente nelle previsioni, la situazione politica del post voto è abbastanza ingessata. Sia il Centrodestra (prima coalizione) che il Movimento 5 Stelle (primo partito) ambiscono a voler governare.
Entrambi gli schieramenti però hanno bisogno dell’appoggio di altre forze per poter formare una maggioranza. Come uscire quindi da questa impasse? Per Silvio Berlusconi la soluzione può essere soltanto una: un governo Salvini appoggiato anche dal PD.
Credo che in questa fase tocchi a Salvini scegliere la strada che ritiene più opportuna. Noi lo sosterremo lealmente. Certo, è evidente che se intere forze politiche dimostreranno disponibilità e responsabilità, si potrà andare verso una soluzione più stabile.
Quanto a un possibile matrimonio tra il Movimento 5 Stelle e la Lega, molto chiacchierato in queste ultime ore, Berlusconi si dice molto scettico a riguardo confidando sulla lealtà di Matteo Salvini.
Lo escludo nel modo più assoluto. Mi fido di Salvini sul piano della lealtà e su quello dell’intelligenza politica. Non vedo come una forza della nostra coalizione possa immaginare di collaborare al governo con i Cinque Stelle. Escludo che la Lega possa fare una scelta così in contrasto con i suoi stessi elettori.
In sostanza il leader di Forza Italia confida che il Partito Democratico possa ricambiare il favore fatto dagli azzurri nel 2013, quando appoggiarono il governo Letta togliendo così il paese da un pantano nel quale stagnava da settimane. Difficile però che i dem possano avallare un esecutivo targato Salvini.
Sogno impossibile
Anche Silvio Berlusconi si iscrive al partito dei “responsabili”, allontanando l’ipotesi di nuove elezioni come invece più volte caldeggiato da lui stesso durante la campagna elettorale. Per il leader di Forza Italia quindi l’Italia dovrà cercare di dotarsi di un governo politico il più stabile possibile.
Il problema però è che questa volta le larghe intese non potranno contare sul Partito Democratico: la linea di Matteo Renzi infatti è chiarissima, con i dem che in questa legislatura si sistemeranno all’opposizione.
Oltre a questa strategia, c’è anche da dire che un appoggio del PD a un esecutivo guidato da Matteo Salvini può essere considerato pura utopia, anche se in politica così come in amore e nello sport non si può mai dare nulla per scontato.
Berlusconi senza dubbio è uscito molto ridimensionato dal voto del 4 marzo, tanto che l’ex premier ha incoronato ufficialmente Salvini come nuovo leader del Centrodestra. La sua paura però è quella di una giravolta del segretario della Lega che potrebbe far fronte comune con i 5 Stelle.
Ecco perché oltre a Mattarella che non vede di buon occhio questa ipotesi, anche Berlusconi si appella al Partito Democratico per cercare di scongiurare questa eventualità. Il sentore però è che questa volta i dem abbiano scelto di tirarsi fuori e provare a ripartire da zero ponendosi all’opposizione.
Quando il prossimo 23 marzo inizieranno le votazioni per eleggere i Presidenti di Camera e Senato, la situazione sarà più chiara. Senza l’appoggio del PD, Forza Italia potrebbe rimanere come stritolata tra le ambizioni di Salvini e quelle di Di Maio, con il nuovo che avanza pronto a inghiottire i cosiddetti moderati e dare vita alla paventata Terza Repubblica.