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Oro: le prese di respiro costituiscono occasioni di acquisto
giovedì 3 gennaio 2019, di
Prosegue l’ascesa dell’oro, che si attesta a 1.288,25 dollari l’oncia, formando la potenziale sesta seduta positiva consecutiva.
La forza del prezioso è dovuta ai recenti crolli dei mercati azionari, con gli operatori che hanno privilegiato il bene rifugio per antonomasia a discapito degli investimenti in asset considerati più rischiosi.
Oro, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Dal punto di vista tecnico, i prezzi sono giunti ad un’area resistenziale di fondamentale importanza, il cui primo ostacolo corrisponde alle attuali quotazioni ed è fornito dal 61,8% del ritracciamento di Fibonacci disegnato dai massimi dell’11 aprile ai minimi del 16 agosto 2018.
Un altro elemento che potrebbe mettere in difficoltà, almeno momentaneamente, l’avanzata dei compratori è dato dalla soglia psicologica dei 1.300 dollari e, successivamente, dalla resistenza a 1.307,17 dollari.
Se questi livelli dovessero venire violati, si aprirebbero scenari positivi per i corsi della commodity, che potrebbero giungere a 1.350 dollari, zona che nel 2017-2018 è stata oggetto di sei diversi test.
Al momento, è ragionevole attendersi una presa di beneficio degli acquirenti, che permetterebbe di posizionarsi in ottica long. A tal proposito, un intorno supportivo che avrebbe la possibilità di sostenere i prezzi è quello dei 1.266 dollari, dove transita la trendline che collega i minimi del 13 a quelli del 27 novembre 2018.
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Strategie operative sull’Oro
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Operativamente, si potrebbero valutare strategie di stampo long a 1.266 dollari. Lo stop loss in tal caso sarebbe individuabile a 1.246 dollari, l’obiettivo principale a 1.295 dollari e l’obiettivo finale a 1.300 dollari.

