Home > Altro > Archivio > Agenzia delle Entrate: nuova organizzazione, vecchi “vizi”
Agenzia delle Entrate: nuova organizzazione, vecchi “vizi”
venerdì 26 gennaio 2018, di
Agenzia delle Entrate: con un comunicato stampa pubblicato il 25 gennaio 2018 è stato reso noto il nuovo assetto organizzativo.
La riforma dell’Agenzia delle Entrate, fortemente voluta dal Direttore Ernesto Maria Ruffini, si basa su una visione innovativa dei servizi e dell’adempimento spontaneo, “valorizzando il confronto preventivo tra fisco e contribuenti e realizzando una reale semplificazione degli adempimenti”.
La riforma organizzativa prevede che le attività vengano ripartite tra due Divisioni, quella dei Servizi e quella dei Contribuenti, in cui la prima realizza l’integrazione di tutti i servizi fiscali mentre la seconda ha l’obiettivo di favorire un’azione più mirata di controllo.
Una rivoluzione che, tuttavia, non cancella alcuni dei vizi peggiori delle Entrate: la scelta dei dirigenti da porre a capo delle nuove strutture è ricaduta ovviamente su persone che avevano già svolto altre mansioni all’interno dell’Agenzia delle Entrate, facendo così sfumare l’idea di vedere svolgersi dei regolari concorsi per l’assunzione di dirigenti nelle agenzie fiscali.
La denuncia arriva da Panorama, con un articolo pubblicato il 25 gennaio 2018, giorno stesso in cui l’Agenzia delle Entrate annuncia la rivoluzione nell’organizzazione della macchina del Fisco italiano.
Agenzia delle Entrate, nascono le due Divisioni “Servizi” e “Contribuenti”
Il nuovo assetto organizzativo dell’Agenzia delle Entrate è stato delineato con la delibera del Comitato di gestione n. 29 del 31 luglio 2017 e con la delibera n. 37 del 30 ottobre 2017, entrambe approvate dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan.
La nuova organizzazione prevede che le attività vengano ripartite tra due Divisioni:
- Divisione Servizi che realizza, a livello centrale, la definitiva e compiuta integrazione di tutti i servizi fiscali, compresi quelli attinenti alla fiscalità immobiliare;
- Divisione Contribuenti che, superando il tradizionale approccio funzionale in ragione della tipologia di processo, adotta un approccio per tipo di soggetto destinato a favorire una migliore conoscenza della platea di riferimento e dunque un’azione più mirata di controllo.
Da queste due Divisioni dipendono altre tre Direzioni Centrali alle quali si affiancano altre sette direzioni centrali con funzioni trasversali e di supporto.
La scelta dei dirigenti: l’Agenzia delle Entrate ricade nel “vizio”
Vista la creazione del nuovo assetto organizzativo dell’Agenzia delle Entrate ci si sarebbe aspettato che, per la nomina dei dirigenti, l’Agenzia bandisse dei regolari concorsi, cosa che invece non è accaduta.
L’Agenzia delle Entrate, come riporta l’articolo di Panorama sopra citato, per assegnare gli incarichi ha provveduto a pubblicare sul sito intranet aziendale - e non su internet - un interpello che segue una procedura molto più semplice rispetto al concorso.
Ne deriva il fatto che i nuovi incarichi sono stati affidati per l’ennesima volta a persone che avevano già lavorato all’interno dell’Agenzia delle Entrate, senza dare la possibilità a figure emergenti ed esperte di candidarsi alle posizioni aperte.
Ancora una volta, come spesso accade secondo la peggiore delle prassi della Pubblica Amministrazione italiana, la storia si ripete.