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Abolizione dei contanti: perché FMI e Commissione Europea vogliono abbandonare il cash?

martedì 18 luglio 2017, di Alessandro Cipolla

Il Fondo Monetario Internazionale e la Commissione Europea continuano a cullare il sogno di dire addio al cash. Perché dopo diversi pareri negativi si insiste per almeno cercare di limitare fortemente l’uso del contante?

Ormai questa si potrebbe quasi definire la battaglia delle banconote. L’obiettivo dichiarato da parte dei due organismi è infatti quello di abolire il contante per combattere la criminalità, il riciclaggio e anche il terrorismo.

Del resto la decisione della Banca Centrale Europea di dire stop dal 2018 alla produzione di banconote da 500 euro va proprio verso questa direzione, anche se il garantire comunque la validità della valuta già emessa potrebbe rendere il provvedimento inutile e soltanto di facciata.

Il voler però dire addio anche a tutti gli altri tagli concentrando tutti i pagamenti soltanto attraverso dispositivi elettronici, potrebbe nascondere altri obiettivi come il totale controllo dei flussi di denaro.

FMI e Commissione Europea contro il contante

Nel febbraio 2016, al termine del World Economic Forum di Davos, la Commissione Europea ha presentato un pacchetto di norme per cercare di combattere i finanziamenti verso le cellule terroristiche e la criminalità organizzata in generale.

Uno dei punti contenuti è quello di un maggior controllo sul denaro contante, una misura questa che sarebbe in linea con le direttive mondiali e che chiederebbe ai vari governi di mettere in atto una serie di restrizioni sul cash.

Nel gennaio 2017 poi è iniziato il percorso di discussione all’interno della Commissione Europea, che dovrebbe terminare nel 2018 quando tutte le norme oggetto dello studio dovrebbero essere presentate.

In pratica, per combattere il terrorismo e la criminalità, la Commissione Europea in accordo con il Fondo Monetario Internazionale è pronta, visto l’impossibilità al momento di abolire il cash, comunque a introdurre tutta una serie di forti limitazioni al pagamento in contanti.

Una decisione questa che starebbe incontrando la netta opposizione di Germania e Austria, da sempre poco favorevoli a limitare l’uso delle banconote. Si dovrà vedere quindi alla fine chi la spunterà in questo braccio di ferro.

Intanto però un sondaggio condotto tra i cittadini dell’Unione Europea, ha rilevato come circa il 95% degli intervistati sia contrario all’abolizione o alla forte limitazione del denaro contante in favore dell’uso di strumenti elettronici per il pagamento.

Nonostante questo la Commissione Europea sembra intenzionata a tirare dritto. Quali potrebbero essere quindi le conseguenze di un progressivo abbandono dell’uso dei contanti? Oltre alla praticità, ci potrebbero essere anche serie problematiche a livello di privacy e di sicurezza.

Perché abolire il contante?

Come detto, la motivazione per almeno limitare l’uso del cash sarebbe quella del contrastare il terrorismo e le attività criminali. Una linea questa iniziata con lo stop alla produzione dal 2018 delle banconote da 500 euro, dove però non mancano alcuni passaggi poco chiari.

Non si capisce infatti come smettere di produrre tra più di un anno le banconote da 500 euro possa intralciare le attività criminali: chi è già in possesso di somme incriminate avrà tutto il tempo infatti per poter escogitare una soluzione, trovando poi una modalità diversa per il futuro.

In più , visto che le banconote da 500 euro rimarranno comunque valide, non c’è il pericolo neanche di rischiare di non poter più utilizzare i soldi in proprio possesso. Alla fine quindi quella del terrorismo e della criminalità potrebbe essere una sorta di scusa per giustificare altri scopi.

Fermo restando che se fatte nelle giuste modalità queste misure potrebbero essere molto efficaci per combattere i vari illeciti, l’abbandono del contante a favore dei sistemi elettronici potrebbe servire soprattutto per avere il pieno controllo dei flussi economici.

In teoria sono state mosse più obiezioni in merito alla privacy. La Commissione Europea però farebbe affidamento sull’articolo 52 della Carta UE dei diritti fondamentali, dove si legge che possono essere apportate delle limitazioni se queste sono giustificate dall’esigenza di difendere i diritti e le libertà altrui.

Quello della privacy quindi è un ostacolo che potrebbe essere aggirato. Resta da capire però poi come ci si potrebbe difendere meglio dagli attacchi hacker che potrebbero crescere in concomitanza con l’aumento dell’uso elettronico dei pagamenti. Questa nuova modalità inoltre potrebbe generare un sostanziale caos.

Lo scorso novembre in India sono state abolite le due banconote di maggiore taglio. La conseguenza è stata quella di una crisi di liquidità, che ha colpiito soprattutto la maggioranza della popolazione che non possiede un bancomat o una carta di credito.

In più è dimostrabile come i paesi che adottano banconote dai tagli maggiori, come Svizzera oppure il Giappone, hanno dei tassi di criminalità molti bassi. Il limite del cash può essere quindi una soluzione, che però deve essere affiancata ad altre norme altrimenti può risultare poco efficace.

Il futuro comunque appare essere già scritto, con le banconote destinate a scomparire sostituite dagli strumenti elettronici. Un passaggio questo che può essere definito epocale, ragion per cui deve essere fatto e gestito nel miglior modo possibile per non creare altrimenti situazioni problematiche e di sostanziale caos simili a quelle che si sono verificate in India.

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