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Zona Euro in ripresa? Dati Macro: bene Germania, male Italia Francia e Spagna

giovedì 24 gennaio 2013, di Federica Agostini

Piccolo passo in avanti per l’economia dell’Eurozona verso la ripresa; questa mattina sono stati pubblicati diversi dati macro tra cui gli importanti indici PMI relativi al settore dei servizi e a quello manifatturiero.

Cosa è emerso? Nonostante le condizioni non siano ancora positive e sia possibile subire ulteriori contrazioni, è iniziata una nuova fase per l’economia dell’Eurozona in cui i paesi beneficiano del "contagio positivo" illustrato qualche tempo fa dal presidente della BCE, Mario Draghi.

Zona Euro: migliorano servizi e manifatturiero

L’indice PMI manifatturiero della zona Euro raggiunge oggi il massimo degli ultimi dieci mesi registrando un valore a 47.5 rispetto al 46.3 atteso (laddove superare la soglia del 50.0 significa raggiungere l’espansione del settore). Bene anche il settore dei servizi che si attesta ad un valore leggermente superiore alle aspettative (48.3 vs. 48.1). La bilancia dei pagamenti della zona Euro (relativa al novembre 2012) ha riportato un surplus pari a oltre il doppio di quanto era stato stimato. La presenza massiva di compratori sulla valuta europea porta la bilancia dagli 8 ai 14.8 miliardi di Euro, un record degli ultimi sei anni.

Bene la Germania

Buone nuove anche dalla Germania dove sia il settore manifatturiero, sia quello dei servizi registrano incrementi significativi. L’indice PMI manifatturiero passa in un mese dal 46.0 al 48.8 (contro l’atteso 47.1), sale di 3.3 punti anche l’indice relativo al settore dei servizi che segna 55.3 contro l’attesa stagnazione al 52.0.

Male la Francia, l’Italia e la Spagna

Male invece per la Francia che riporta un calo tanto nei servizi (43.6 contro l’atteso 45.6), quanto nel manifatturiero che registra un calo al 42.9, rispetto al precedente 44.6 e l’atteso miglioramento al 44.9.

Sempre durante la mattinata è stato riportato il tasso di disoccupazione in Spagna che raggiunge un nuovo record al 26% che oltre ad assumere un carattere particolarmente rilevante per l’assetto sociale ed economico nazionale, supera negativamente le attese degli analisti. Male anche per l’Italia dove per la pubblicazione dell’indice delle vendite al dettaglio era previsto un aumento allo 0.2% rispetto alla precedente lettura negativa a -1.3%: migliora tuttavia l’andamento delle vendite in Italia che registra un -0.4%, ma non abbastanza da tornare in zona positiva.

Forex: l’effetto su EUR/USD

Il cambio Euro/Dollaro mostra forti segni di volatilità dopo il rilascio degli indici di questa mattina. I mercati hanno ben accolto la lettura robusta degli indici PMI in Germania e nell’Eurozona, ma i dati da Francia, Spagna e Italia sono piuttosto deludenti. Nel pomeriggio è attesa la pubblicazione di un altro market mover impattante sul cambio Euro/Dollaro: le richieste di sussidi per la disoccupazione negli Stati Uniti.

Il range attuale di scambi è compreso tra il supporto a 1.3290 e la resistenza a 1.3360: la pubblicazione dei market mover USA farà la differenza?

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