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Veneto Banca-Popolare Vicenza: è guerra al decreto. Salvataggio a rischio?
martedì 4 luglio 2017, di
Veneto Banca-Popolare di Vicenza: è ufficialmente guerra al decreto legge necessario al salvataggio delle banche.
Dopo il tanto atteso via libera da parte dell’Europa, i due istituti sono stati considerati fuori pericolo, seppur non senza proteste che hanno fatto dell’Italia lo zimbello d’Europa (ancora una volta).
Lo scorso 25 giugno il Governo ha approvato un decreto legge volto alla liquidazione di Veneto Banca e Popolare di Vicenza che ha attirato su di sé numerose critiche. Tra le più infuocate vale la pena di citare quelle di Michele Emiliano, ex sfidante di Renzi al Congresso, che ha definito lo stesso decreto “invotabile”.
Intanto sul testo sono stati presentati ben 700 emendamenti che rischiano di mettere a repentaglio il salvataggio di Veneto Banca e Popolare di Vicenza.
Veneto Banca-Popolare Vicenza: gli emendamenti al decreto
Il salvataggio di Veneto Banca e Popolare di Vicenza non si è compiuto con il solo via libera da parte dell’Europa. Esso ha avuto bisogno dell’aiuto del Governo che si è adoperato per partorire un decreto volto alla salvezza delle venete.
Questo decreto, però, ha già incontrato numerose critiche che si sono tramutate in 700 emendamenti. Di questi, 450 sono stati avanzati dal M5s e 11 circa dalla Lega Nord, solo per citarne qualcuno.
Molto probabilmente non tutti questi 700 emendamenti supereranno l’esame di ammissibilità previsto per la giornata di oggi. Una volta compiuta tale scrematura sul decreto sarà dato il via alle votazioni che si terranno nella giornata di mercoledì 5 luglio. L’obiettivo sarà quello di rinviare in Aula entro il 10 luglio il decreto di salvataggio di Veneto Banca e Popolare di Vicenza.
Le critiche di Emiliano
Come accennato in precedenza, uno dei più feroci critici del decreto salva banche venete è Michele Emiliano, Governatore della regione Puglia ed esponente del PD. Per Emiliano il decreto approvato dal Cdm lo scorso 25 giugno e necessario a Veneto Banca e Popolare di Vicenza è “invotabile” e tradisce i risparmiatori italiani.
La richiesta, in mancanza di un’interlocuzione trasparente, ha affermato Emiliano, è di:
“valutare l’ipotesi di fermare il Decreto Legge 99/2015 e di riaprire con l’Europa il confronto sull’intervento di ricapitalizzazione precauzionale anche di fronte a una condizione chiaramente diversa delle banche venete rispetto al MPS”.
In gioco, ancora una volta, c’è la differenza di trattamento tra gli investitori di Veneto Banca e Popolare di Vicenza e gli azionisti e obbligazionisti delle quattro banche risolte nel 2015 e di MPS.