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Usa: nessun accordo sul sequester. Da domani i tagli. Ripercussioni su tutti i partner commerciali
venerdì 1 marzo 2013, di
L’uragano sequester è in arrivo. La seduta di ieri del Senato statunitense si è conclusa con un nulla di fatto, il che vuol dire che alla mezzanotte di oggi scatteranno automaticamente quei tagli alla spesa pubblica di 85 miliardi di dollari che terrorizzano la popolazione.
In molti speravano in un accordo dell’ultim’ora come accadde per il fiscal cliff, ma stavolta la situazione sembra totalmente diversa ed in questo caso ad essere colpiti saranno direttamente i cittadini americani che subiranno pesanti riduzioni nei finanziamenti di programmi sociali, nei salari e nell’ educazione.
Se entro le 23.59 di oggi repubblicani e democratici non smetteranno di scontrarsi e non anteporranno al loro tornaconto politico il bene della popolazione, la situazione potrebbe diventare veramente difficile e a subirne le conseguenze non sarà solo l’economia americana.
Tutti i partner commerciali degli Stati Uniti sono già in allerta.
La riunione di ieri
Dopo il mancato compromesso di ieri, oggi si terrà alla Casa Bianca un ultimo incontro tra i leader del Concresso per cercare di bloccare il sequester, ma l’accordo appare lontano.
Nella giornata di ieri il Senato ha infatti bocciato le due proposte presentate da repubblicani e democratici volte a sostituire la legislazione vigente ed impedire il piano di tagli. Nonostante i tentativi, le due parti non sono riuscite a trovare un accordo: il disegno di legge dei democratici prevedeva infatti l’aumento delle tasse sui redditi più alti allo scopo di aumentare le entrate del Governo, dando al Presidente il potere di decidere su quali programmi di spesa attuare i tagli e su quali no.
I repubblicani si sono nuovamente opposti e il tutto si è concluso con un nulla di fatto e con una forte arrabbiatura per Obama che ha accusato i repubblicani di voler minare l’economia del Paese:
"minacciando la nostra economia con una serie di tagli arbitrari e automatici che ci costeranno posti di lavoro e rallenteranno la nostra ripresa".
Cosa colpirà il sequester?
Il sequester è un piano di tagli trasversali e generalizzati per 85 miliardi di dollari per il 2013 e fino a 1.200 nell’arco del decennio.
I più colpiti saranno i fondi per i programmi sociali, i salari e l’educazione; a rischio infatti molte scuole ed asili nido, oltre ai fondi per la ricerca e per i militari.
FMI pronta a tagliare le stime sul PIL
Stamattina è arrivato l’avvertimento del Fondo Monetario Internazionale. Se gli Stati Uniti non riusciranno a trovare una soluzione, il FMI sarà costretto a rivedere al ribasso le stime sulla crescita degli USA, ma anche su quella globale.
Il portavoce del FMI, William Murray, prevede un downgrade di almeno 0,5 punti percentuali relativo al PIL 2013 rispetto a quello attuale (+ 2%).
Le conseguenze sui partner commerciali
I principali partner commerciali degli Stati Uniti sono avvisati, le conseguenze del sequester ricadranno anche su di loro.
Nel grafico sottostante di Icebergfinanza.com ecco i Paesi e i settori che risentiranno maggiormente del sequester: