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USA: rialzo dei tassi di interesse a settembre probabile al 50% - Bullard, Fed
lunedì 20 luglio 2015, di
C’è una possibilità di più del 50% che la Federal Reserve - banca centrale degli Stati Uniti - apporti il tanto atteso rialzo dei tassi di interesse nel mese di settembre, parola del presidente della Fed di St. Louis.
James Bullard, in un’intervista a Fox Business rivela dettagli e anticipazioni molto interessanti per chi si posiziona da tempo sulla divergenza di politica monetaria tra la Federal Reserve e le altre banche centrali, prima su tutte la BCE. E’ proprio su questa aspettativa che il dollaro USA continua il suo rialzo del mercato del forex, con l’indice del biglietto verde ai massimi di 3 mesi.
Bullard ha riferito alla Fox che la Federal Reserve è ormai molto vicina all’evento che in molti attendono da anni: il rialzo dei tassi di interesse Fed di riferimento.
Il membro della Fed parla delle prospettive per l’economia degli Stati Uniti, le cui previsioni mostrano un aumento dell’inflazione e della fine del rallentamento nel mercato del lavoro.
Purtroppo, quest’anno Bullard non è un membro votante del FOMC, la commissione di politica monetaria della Federal Reserve incaricata di stabilire la tempistica dell’inzio della normalizzazione negli Stati Uniti, dopo anni di tassi di interesse vicinissimi allo zero, necessari al tempo per far ripartire l’economia statunitense in briciole dopo la crisi del 2008.
Bullard è un noto “falco” nel settore; sono ben conosciute molte sue dichiarazioni in cui attacca la lentezza della Fed nello stabilire il tempo giusto per il rialzo dei tassi di interesse.
I tassi di interesse sono a livelli minimi ormai da troppo tempo, e le conseguenze possono essere di duro impatto se si aspetta ancora.
Poco più di una settimana fa, il presidente della Federal Reserve Janet Yellen aveva confermato il rialzo dei tassi entro l’anno, senza però fare alcun riferimento alla tempistica esatta dell’azione.
Intanto l’indice del dollaro rimane ai massimi di tre mesi contro un paniere di altre sei valute principali nella sessione statunitensi di luned; è proprio l’aspettativa di un ormai prossimo aumento dei tassi degli Stati Uniti ad offrire forte slancio al biglietto verde.
La domanda di dollaro è sostenuta anche dai dati pubblicati venerdì scorso, grazie all’ottimismo sul mercato immobiliare e dell’indice dei prezzi al consumo di giugno.