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Trump smantellerà le grandi banche di Wall Street? Il punto
martedì 2 maggio 2017, di
Trump potrebbe essere pronto a smantellare le grandi banche di Wall Street ma per quale motivo e in che modo?
Abbiamo più volte messo in luce la “strana” relazione tra le banche e il presidente Trump. Dal momento in cui è stato eletto, il comparto bancario ha dato vita ad un vero e proprio rally fondato sulla promessa deregulation da parte dello stesso presidente.
Il rally delle banche di Wall Street pare ormai aver subito una battuta d’arresto ma l’argomento scottante di oggi non è l’andamento dell’azionario e del comparto finanziario sotto la presidenza Trump, bensì i cambiamenti epocali che il tycoon potrebbe apportare all’intero settore.
In un’intervista rilasciata poche ore fa il presidente si è detto pronto alla revisione di una legge del 1993, il Glass-Steagall Act che potrebbe dare un nuovo volto alle banche sotto l’amministrazione Trump. Il punto della situazione.
Trump e banche di Wall Street: il Glass-Steagall Act
Come confermato dallo stesso presidente Trump, l’amministrazione sta considerando lo smantellamento delle grandi banche di Wall Street, il tutto tramite la reintroduzione di una normativa pensata ed entrata in vigore sulla scia della Grande Depressione.
Stiamo parlando del Glass-Steagall Act, una legge introdotta dopo la suddetta crisi e volta sia a separare le grandi banche di investimento da quelle commerciali, sia a istituire la Federal Deposit Insurance Corporation, società governativa avente lo scopo di garantire i depositi e ridurre soprattutto situazione di panico bancario.
La separazione tra banche commerciali e banche di investimento è stata inizialmente pensata per evitare le ripercussioni del fallimento dell’intermediario sulla banca tradizionale. La normativa è stata successivamente abolita nel 1999 dalla presidenza di Bill Clinton e i più critici hanno fatto risalire la crisi finanziaria del 2008 proprio a quell’abolizione.
Trump e banche: cosa vuole il presidente?
Durante la campagna presidenziale che lo ha contrapposto a Hillary Clinton, Donald Trump ha più volte parlato di una versione del 21° secolo del Glass-Steagall Act sulle banche. Si noti comunque come nel 2016 il partito democratico abbia già tentato di reintrodurre la barriera normativa ma senza alcun successo.
Come già accennato in precedenza, moltissimi legislatori accusano l’abolizione del Glass-Steagall Act di essere la causa della crisi finanziaria esplosa nel 2008, anche se accanto ad essi continua a resistere un altrettanto grande numero di legislatori non convinti di questa relazione negativa.
Comunque sia Trump, nonostante la sua carica di presidente, non ha il potere di restaurare dal nulla la passata normativa sulle banche: per raggiungere tale obiettivo sarà necessaria l’approvazione di una nuova versione della legge da parte dell’intero Congresso USA.
Alcuni funzionari dell’amministrazione Trump, tra cui il segretario al Tesoro Steve Mnuchin e il Direttore del consiglio economico nazionale Gary Cohn, hanno già offerto il loro appoggio e le loro competenze per riportare in vita una versione più moderna del Glass-Steagall sulle banche. Nonostante questo nessuno ha fornito ulteriori dettagli in merito al nuovo approccio da utilizzare.
Wall Street ha fino ad ora preso sottogamba le minacce di Trump relative alle banche e ai cambiamenti che potrebbero essere apportati al settore, ma nonostante questo Trump pare piuttosto convinto di intraprendere questa strada.
“Ci sto pensando”, ha affermato in un’intervista di 30 minuti tenutasi nello Studio Ovale della Casa Bianca e rilasciata a Bloomberg. Ci sono persone che vogliono tornare al vecchio sistema, ha ribadito il presidente, ragion per cui l’amministrazione comincerà a guardare in quella direzione. Grandi cambiamenti potrebbero essere in arrivo per le banche sotto la presidenza Trump.