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Trump presidente USA? Come investire secondo Citigroup
martedì 20 settembre 2016, di
La vittoria di Donal Trump alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti nel 2016 si fa una probabilità sempre più concreta.
Citigroup ha dunque deciso di offrire ai trader alcuni suggerimenti di copertura nel caso in cui anche i mercati inizieranno a prezzare lo scenario in cui il candidato repubblicano Donald Trump batte Hillary Clinton e diventa il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America.
I sondaggi mostrato Trump e Clinton in un testa a testa, come sottolineato da Citigroup in una nota di domenica, in cui ha tagliato al ribasso la probabilità di vittoria per la democratica Hillary Clinton dal 65% al 60%, con una probabilità al 40% per la vittoria di Trump.
Ma se i mercati inizieranno a prezzare una probabilità dell’85% una vittoria di Trump alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, per i trader sarà necessario avere in campo una giusta strategia di copertura.
Cosa succede (e come investire) se Trump diventa presidente USA
Citigroup prevede un rafforzamento del dollaro americano, in particolare contro le valute dei mercati emergenti, e un rialzo dei rendimenti sui Treasury USA a 10 anni e a 30 anni.
Citi prevede inoltre un rialzo dello spread sul credito negli Stati Uniti, ovvero la differenza sul rendimento tra i titoli di stato e le obbligazioni corporate, a causa dei venti contrari per il commercio globale generati dalle politiche protezionistiche di Trump e del rischio di una recessione.
E i mercati azionari mondiali scenderebbero per lo stesso identico motivo, secondo la previsione di Citi. Peggio di tutti farà l’azionario dei mercati emergenti, che verrà colpito anche dal dollaro dollaro USA più forte.
Alla vittoria di Trump, secondo il quadro dipinto da Citigroup, sia il mercato azionario che quello obbligazionario si indeboliranno insieme - un’indicazione chiara del fatto che il mercato stava prezzando una crisi.
Infine, Citi prevede una forte salita del prezzo dell’oro, anche fino a quota $1.400 l’oncia (attualmente è a circa $1.315), sostenuto dalla corsa degli investitori verso i beni rifugio.
Rimane il fatto che, ad oggi, il mercato sta escludendo la possibilità che Trump diventi presidente degli Stati Uniti (con le relative conseguenze del caso).
"I mercati stanno solo parzialmente considerando una vittoria Trump, l’esempio più chiaro è il forte rally del dollaro contro il peso messicano",
spiega Citigroup.
"I rendimenti obbligazionari sono aumentati, inizialmente per le sorprese sulla crescita e ultimamente per i timori della Banca del Giappone (BOJ) e della Banca centrale europea (BCE) - ma non per Trump".
Nonostante l’avvertimento, Citi non si aspetta (per ora) che Trump possa vincere le elezioni e conquistare la Casa Bianca.
"Hillary Clinton è ancora favorita matematicamente da un percorso molto più semplice verso la vittoria al voto del Collegio elettorale",
ha osservato. Ma la banca aggiunge che la candidata democratica "soffre di un ’gap entusiasmo’ che potrebbe influenzare le preferenze dei sondaggi alle urne l’8 novembre, mentre gli elettori di Trump sono significativamente più propensi a dire chi intendono votare".