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Tre domande sulla Manovra, risposte alla Ue entro lunedì
giovedì 18 ottobre 2018, di
“Abbiamo ricevuto la lettera con le osservazioni della Commissione. Si apre quello che abbiamo definito un dialogo costruttivo, partendo da valutazioni diverse sulla nostra politica economica”.
Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, dopo aver ricevuto la lettera dell’Ue con le contestazioni sul bilancio del Governo Conte. A consegnarla, nel corso di un incontro al Mef, il commissario europeo per gli Affari economici Pierre Moscovici.
Tre domande all’Italia, risposta entro lunedì
Bruxelles vuole chiarezza e vuole che sia fatta il prima possibile. Chiede che l’Italia risponda a tre domande e lancia un ultimatum, la risposta dovrà arrivare entro lunedì 22 ottobre. Dalla Commissione europea domandano:
- come il Governo italiano finanzierà le spese nuove annunciate,
- chi pagherà la fattura delle spese supplementari non finanziate,
- in merito al calo del debito: la mancata convalida dell’Upb.
Nella missiva si legge ancora:
“Il bilancio italiano mostra una deviazione senza precedenti nella storia del Patto di stabilità, dovuta ad una espansione vicina all’1% e ad una deviazione dagli obiettivi pari all’1,5%,”
scrivono dagli uffici europei e sottolineano “un non rispetto particolarmente serio con gli obblighi del Patto”.
La Commissione, come ha spiegato Moscovici:
“non è contro l’Italia, ma arbitro sul campo, la persona che fa rispettare le regole del gioco”.
Le valutazioni divergenti esistono, dunque, e sono profonde, ma Moscovici chiede di affrontare la situazione con sangue freddo. Intanto nel pomeriggio, dal Vertice Ue, erano arrivate rassicurazioni. Era stato il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker, dopo aver ascoltato il premier Conte, a commentare:
“non abbiamo pregiudizi; ne discuteremo con l’Italia come facciamo con tutti gli altri Paesi. Quello che ci serve ora è un dialogo rispettoso tra la Commissione Ue e l’Italia”.