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Titoli di Stato, Europa: mercato festeggia l’esito in Olanda, rendimenti in calo

giovedì 16 marzo 2017, di Daniele Morritti

Il risultato delle Elezioni Olanda 2017 porta in rialzo i rendimenti dei titoli di Stato europei, il mercato tira un sospiro di sollievo.

Il partito liberal-conservatore guidato da Mark Rutte, Primo ministro uscente, è risultato vincente con il 21,2% delle preferenze, aggiudicandosi così 33 seggi in Parlamento. Soccombono i populisti del Partito per la Libertà di Geert Wilders che non sfondano il muro del 13% dei consensi. I titoli di stato europei hanno registrato in linea di massima un calo dei rendimenti - Francia, Italia e Spagna su tutti - indice di “ottimismo” da parte dei mercati.

La vittoria del moderato Rutte, pro-UE e pro-business, tranquillizza i mercati, che nella mattinata di oggi hanno registrato un calo dei rendimenti sui titoli di stato dei Paesi più vulnerabili al populismo. Investire nei titoli decennali - BTP, Bonos, OAT - oggi rende meno rispetto alla settimana scorsa, quando la maggior parte dei sondaggi davano il Partito per la Libertà di Geert Wilders, anti-UE e pronto in caso di vittoria a portare l’Olanda fuori dall’euro, stabile al primo posto.

Con la Vittoria di Rutte i mercati tirano un respiro di sollievo e si preparano al rally delle prossime settimane quando i francesi saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica. La battaglia è tra Marine Le Pen, leader anti-UE e anti-euro, e il centrista indipendente Emmanuel Macron, figura politica apprezzata e sostenuta dai mercati.

Esito elezioni Olanda 2017: l’impatto sul mercato dei titoli di Stato

Dall’Olanda arriva la notizia che i mercati aspettavano con ansia: il Partito per la Libertà del candidato populista anti-UE e anti-euro esce numericamente sconfitto dalle urne. La spunta, invece, il Partito liberal-conservatore del Primo ministro uscente Mark Rutte, premiato dal 21,2% degli aventi diritto.

Si chiude a favore del moderatismo politico pro-UE e pro-business incarnato da Rutte quello che molti hanno definito come il “quarto di finale” del torneo elettorale europeo. L’attenzione è ora rivolta alla semifinale che si giocherà in Francia il prossimo 23 aprile tra Marine Le Pen, leader anti-UE e anti-euro, e Emmanuel Macron, il giovane ex Ministro dell’economia francese amatissimo dai mercati per la sua indole europeista e pro-business.

Come ha reagito il mercato dei titoli di stato nell’eurozona? La notizia arrivata dall’Olanda ha spinto i rendimenti sui BTP, Bonos e OAT al ribasso, indice che il mercato paga meno chi ha investito in titoli decennali.

Non è un caso che a crollare siano i rendimenti sui titoli di stato a 10 anni di Francia, Italia e Spagna. Con i dovuti distinguo - il rischio politico in Spagna è basso anche se, come ha ricordato l’OCSE a inizio settimana, la povertà sta aumentando vertiginosamente - questi sono anche i Paesi più esposti e vulnerabili al populismo. I i rendimenti sui BTP sono crollati nell’arco di 12 ore di 7 pb (punti base), gli OAT di 4 pb e i Bonos di 5 pb. Pertanto, la sconfitta di Wilders ha reso “ottimisti” i mercati sulla stabilità di Francia, Italia e Spagna.

Ciò dimostra per chi tifano i mercati in questa battaglia a viso aperto tra le forze nazional-populiste e l’establishment moderato europeista. Da segnalare, naturalmente, le performance dei rendimenti sui titoli di stato olandesi all’indomani delle elezioni: il rendimento sui Governement Bond è sceso di 1 pb.

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