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Svezia in crisi: ecco gli effetti dei tassi negativi sulla popolazione

martedì 21 marzo 2017, di Flavia Provenzani

L’economia della Svezia all’apparenza funziona in modo ottimo. In linea di principio, si tratta di uno stato ideale, un’utopia. Tuttavia, il successo economico della Svezia tanto propagandato è arrivato solo a spese della Corona svedese (SEK) e della sostenibilità a lungo termine.

La Riksbank, la Banca centrale svedese, come le altre “colleghe” europee, ha intrapreso un approccio sperimentale alla politica monetaria spingendo i tassi di interesse reali e nominali sotto lo zero.

Quali conseguenze per l’economia svedese e la sua popolazione?

La crescita fittizia della Svezia

Dal 2014, i tassi di deposito svedesi si trovano in territorio negativo. La politica generale dei tassi di interesse reali negativi non solo ha colpito il mercato immobiliare, ma ha anche spinto i consumatori svedesi ad avere più debito. L’impostazione di politica della banca centrale potrebbe anche aver scongiurato la recessione, ma ha creato problemi ancor più grandi per il futuro.

Nonostante i tassi di deposito in territorio negativo,al minimo storico del -1.25% e gli ultimi dati del PIL al di sopra delle previsioni al 2,3%, il tasso di crescita si è indebolito nel 2015. La crescita del PIL della Svezia può essere attribuita non ad una crescita industriale, ma piuttosto ad un aumento della spesa pubblica e al finanziamento dei programmi sociali. Inoltre, data la mancanza di incentivi per risparmiare, il debito dei consumatori è decollato, insieme ai prezzi delle case, mentre il reddito disponibile rimane limitato. Il debito delle famiglie svedesi è ora ad un livello record. La crescita della Svezia non è organica, ma legata alle dinamiche di prestiti e spesa.

Svezia: la Riksbank gioca con il fuoco

Gli svedesi, come i norvegesi, sono vittime del tasso di cambio contro il gioco diabolico dei prezzi delle abitazioni. Le corone svedesi ricevute oggi per la vendita di un appartamento dai prezzi gonfiati sono scese del 30% rispetto al valore del dollaro - il cambio USD/SEK ha mantenuto una media a quota 6,86 nel 2014 contro quota 8,95 a marzo 2017.
Il mercato immobiliare di Stoccolma è salito del 31% durante lo stesso periodo, in termini di corone, vanificando i recenti guadagni. La SEK è scesa del 23% contro il prezzo dell’oro nello stesso periodo.

Il "modello svedese" è alla prova. La ricerca estrema dell’uguaglianza, in un ambiente di tassi negativi, sta ferendo la società svedese, creando degli estremi su entrambi i lati dello spettro economico. Il consumismo dilagante, favorito dai tassi artificialmente bassi, continua ad aumentare il divario di ricchezza. Casualmente, la classe media ha registrato il deterioramento più preoccupante tra il 2014 e il 2015, nello stesso periodo in cui i tassi di deposito sono scesi. Inoltre, i tassi di risparmio negativi stanno spingendo lo svedese medio a "scommettere" sugli investimenti speculativi invece che a risparmiare per costruire un futuro a lungo termine.

Le vie d’uscita

Di recente, l’inflazione ha registrato un forte rialzo. Vicina allo zero nel 2013-2015, è salita fino a quasi l’1% nel 2016 e ha segnato un +1.8% nel mese di febbraio. Gran parte del rialzo è guidato dell’offerta: l’aumento dei prezzi di importazione sono attribuiti ad una discesa della corona.
I tassi di interesse reali, attualmente al -2,3%, sono scesi al -.4% dal mese scorso. Ad un certo punto, la Riksbank dovrà alzare i tassi di interesse o il governo dovrà intervenire per scongiurare una crisi valutaria.

È interessante notare che la Svezia è una delle nazioni più economicamente diverse al mondo, è al quarto posto per complessità economica. Storicamente, la Svezia è stata una potenza industriale e di innovazione con aziende come ABB, SKF, Astra Zeneca e H&M. Un’economia come la Svezia potrebbe adattarsi facilmente ad un tasso di interesse sostenibile più di quasi qualsiasi nazione. Anche se potrebbe esserci un crollo del settore immobiliare nel breve termine, il denaro fluirebbe rapidamente nelle altre industrie, creando nuove opportunità piuttosto rapidamente (come già successo in passato).

Quindi, invece di proseguire con una politica sperimentale dei tassi, la Riksbank e il governo svedese dovrebbero organizzare un atterraggio morbido o un "crash controllato", regolando le tasse e la politica per assicurare una transizione graduale verso la sostenibilità per la popolazione. C’è già un precedente in Islanda.

È chiaro che l’esperimento del tasso negativo non è né sostenibile né utile alla crescita economica. Ha fatto solamente gonfiare le bolle speculative mentre aumentava il divario di ricchezza nella società svedese. La popolazione, un tempo prudente e finanziariamente conservatrice, ora è sempre più indebitata, intaccando le prospettive di lungo termine. La società svedese è sotto attacco ma non sembra ci sarà presto un qualche cambiamento di politica monetaria.

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