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Sisma bonus: i chiarimenti del Fisco sulle agevolazioni
giovedì 30 novembre 2017, di
Sisma bonus potenziato: con la risoluzione n. 147/E pubblicata in data 29 novembre 2017 l’Agenzia delle entrata fornisce dei chiarimenti in materia di detrazione per lavori antisismici.
La risoluzione in questione viene pubblicata dall’Agenzia delle entrate in particolare per rispondere a tre quesiti posti da un istante che su uno stesso immobile vorrebbe, oltre ad adottare misure antisismiche, anche realizzare lavori di manutenzione straordinaria e ordinaria e di riqualificazione energetica.
Cerchiamo dunque di capire quali sono le richieste proposte dall’istante sul sisma bonus e quali sono le risposte ottenute dall’Agenzia.
Sisma bonus: le richieste dell’istante
I quesiti posti all’attenzione del Fisco da parte dell’istante sono tre:
- Se la detrazione maggiorata del 70% ovvero dell’80%, può essere usufruita, a discrezione, in dieci quote annuali anziché in cinque;
- Se anche per gli interventi di riduzione del rischio sismico occorre tener conto del carattere assorbente dell’intervento di natura “superiore” rispetto a quello di natura “inferiore”;
- Se il limite massimo di spesa previsto per gli interventi di ristrutturazione (per il 2017 pari a 96.000 euro) sia riferibile anche agli interventi sostenuti sulla medesima unità immobiliare per misure antisismiche.
I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
Al primo quesito posto dall’istante l’Agenzia risponde che la norma non prevede la possibilità di scegliere il numero di rate in cui fruire del beneficio e, pertanto, il contribuente se intende avvalersi della maggiore detrazione del 70 (o dell’80) per cento dovrà necessariamente ripartire la detrazione in 5 rate.
In merito al secondo quesito l’Agenzia ritiene che anche per gli interventi relativi all’adozione di misure antisismiche possa valere il principio secondo cui l’intervento di categoria superiore assorbe quelli di categoria inferiore ad esso collegati o correlati.
Quindi la detrazione prevista per gli interventi antisismici può essere applicata, ad esempio, anche alle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria necessarie al completamento dell’opera (cfr. circ. n. 7 del 2017).
Per quanto riguarda il terzo ed ultimo quesito l’Agenzia risponde che nel caso di esecuzione sullo stesso edificio di interventi antisismici, di interventi di manutenzione straordinaria e di interventi di riqualificazione energetica, il limite di 96.000 euro previsto dall’articolo 16-bis Tuir è unico in quanto riferito all’immobile.
Ne consegue che per gli interventi di consolidamento antisismico per i quali è possibile fruire della detrazione in cinque anni ed, eventualmente, nella maggior misura del 70 o dell’80 per cento, ai sensi dell’art. 16 del DL n. 63 del 2013, non possono fruire di un autonomo limite di spesa in quanto tale norma non individua una nuova categoria di interventi agevolabili ma rinvia alla lett. i) del citato art. 16-bis del TUIR.
Per ulteriori informazioni si consiglia al lettore di consultare la risoluzione pubblicata il 29 novembre 2017 dall’Agenzia delle entrate per fornire chiarimenti in materia di detrazione per lavori antisismici allegata qui di seguito.
Sisma bonus potenziato: che cos’è?
Il sisma bonus consiste in un sistema di incentivi statali finalizzati alla valutazione e prevenzione nazionale del rischio sismico degli edifici. Quest’ultimo prevede una detrazione base pari al 50% della spesa sostenuta.
Per maggiori dettagli i lettori possono far riferimento alla guida sul sisma bonus 2017/2018.
Il sisma bonus potenziato viene erogato nel caso in cui i lavori arrivino a ridurre il rischio sismico di una o due classi. Quest’ultimo prevede una maggiorazione della detrazione che può raggiungere anche l’85% della spesa sostenuta.