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Sciopero dei medici, sanitari e veterinari: lunedì 28 novembre proteste in tutta Italia. Info e motivazioni

martedì 22 novembre 2016, di Simone Micocci

Sciopero dei medici, dirigenti sanitari e veterinari in programma per lunedì 28 novembre: per quale motivo?

Novembre si conferma un mese molto intenso dal punto di vista degli scioperi.

Infatti, come possiamo vedere nel nostro calendario degli scioperi di novembre, nelle scorse settimane si sono susseguite diverse proteste che hanno coinvolto sia il personale scolastico che gli autisti dei mezzi pubblici.

Per la prima volta però ci sarà anche uno sciopero dei medici a cui prenderanno parte anche i dirigenti sanitari e i veterinari.

Quindi, dopo lo sciopero generale di venerdì 25 novembre, giorno del Black Friday 2016, a cui aderiscono insegnanti e personale dei trasporti, il prossimo lunedì sarà un giorno da ricordare per il personale sanitario, perché saranno i medici a scendere in piazza per rivendicare i propri diritti.

Perché i medici hanno deciso di scioperare? Le motivazioni dello sciopero indetto dai sindacati dei medici, sono diverse, ma in primis dottori, dirigenti e veterinari hanno scelto di scendere in piazza per protestare contro la Legge di Stabilità 2017 che verrà approvata entro il 4 dicembre 2016.

Infatti, come dichiarato dai sindacati, lo sciopero dei medici e del personale sanitario verrà confermato a meno che non saranno accolte le loro proposte sui contratti e sulle assunzioni attraverso l’approvazione di un maxi-emendamento per la Legge di Stabilità.

I medici infatti si lamentano per essere “pochi e maltrattati”, con risorse esigue e “incerte per i contratti”. A tal proposito nei giorni scorsi è andato in scena un incontro tra FIMMG, FIMP e SUMAI-Assoprof e il Ministro della Sanità Beatrice Lorenzin, dove è stato affrontato il tema dei finanziamenti contrattuali. L’incontro però non è servito per far cambiare idea ai sindacati: lo sciopero dei medici in programma per il 28 novembre 2016 si farà.

Quindi lunedì 28 novembre potrebbe essere una giornata ricca di disagi per il settore sanitario. Al momento comunque le associazioni sindacali che hanno proclamato lo sciopero non ci hanno dato informazioni riguardanti gli orari e le iniziative in programma per lo sciopero.

Tuttavia abbiamo appena contattato l’Anaao (Associazione medici e dirigenti del SSN), che tra l’altro sono tra i principali promotori del sit-in sotto Montecitorio che si è tenuto lo scorso 17 novembre, che ci hanno risposto dicendo che presto avremo tutto il materiale con le informazioni sullo sciopero. A tal proposito vi consigliamo di continuare a seguirci perché vi terremo aggiornati con qualsiasi novità.

Intanto, vediamo nel dettaglio quali sono le motivazioni che hanno portato medici, dirigenti sanitari e veterinari ad aderire allo sciopero nazionale in programma lunedì 28 novembre.

Sciopero medici, dirigenti sanitari e veterinari: le motivazioni

Medici, dirigenti sanitari e veterinari incroceranno le braccia lunedì 28 novembre. Tra le motivazioni che hanno spinto le associazioni sindacali a proclamare lo sciopero c’è il testo della Legge di Stabilità 2017, dove i medici e l’intero settore sanitario nazionale non sono stati presi in considerazione, o almeno non come era stato chiesto dai sindacati.

Lo sciopero proclamato da Anaao, Aaroi, Fp Cgil Medici, Cisl Medici, Anpo e Uil Fp Medici, quindi è motivato dalla carenza di finanziamenti per i contratti, oltre alla mancanza di risorse per garantire una nuove occupazioni.

Senza assunzioni, infatti, diventa impossibile rispettare gli orari europei del lavoro, tant’è che ci sono medici che quest’anno hanno lavorato per 150 ore extra rispetto all’ordinario turno di servizio.

E pensare che è più di un anno che è entrata in vigore la direttiva europea che stabilisce dei nuovi criteri per l’orario di lavoro del personale medico e sanitario: 11 ore consecutive di riposo giornaliero e un massimo di 48 ore di lavoro settimanali. Criteri che come abbiamo appena visto non sono ancora rispettati nella grande maggioranza delle strutture ospedaliere italiane.

Senza dimenticare poi che nel settore sanitario ci sono più di 14.000 precari non ancora stabilizzati. E non sono solamente i medici a pagare per queste mancanze; infatti, come ricordato dalle associazioni sindacali, le criticità che riguardano la professione si ripercuotono sui cittadini costretti ad aspettare dei tempi sempre più lunghi per accedere alle prestazioni sanitarie.

Non ce la facciamo più ad andare avanti così”, hanno dichiarato i medici. Ed è per questo che lunedì 28 novembre scenderanno in piazza, per quello che probabilmente verrà ricordato come il più grande sciopero del settore sanitario di sempre.

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