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Russia: S&P conferma rating BBB-, ma il rublo continua a scivolare
lunedì 27 ottobre 2014, di
L’agenzia di rating americana Standard & Poor’s ha confermato il giudizio sul merito di credito della Russia a BBB-, appena un livello sopra il rating junk (spazzatura). Scongiurato, dunque, il downgrade ma l’outlook resta negativo, per cui non va escluso un declassamento nei prossimi mesi in caso di peggioramento delle condizioni economico-finanziarie del paese. La Russia sta sperimentando un forte rallentamento economico, a causa delle sanzioni commerciali imposte dall’Occidente a seguito della crisi geopolitica in Ucraina.
La crisi finanziaria russa passa sempre più attraverso la caduta del rublo, ai minimi storici su euro e dollaro americano, mentre non desta preoccupazione il debito sovrano che rappresenta appena il 10% del pil. Per frenare la discesa della valuta nazionale, la banca centrale russa è dovuta spesso intervenire con importanti vendite di moneta estera. A ottobre sono stati già spesi 16 miliardi di dollari e le riserve valutarie sono diminuite di quasi 8 miliardi. Oltre al crollo del rublo, vanno male i titoli di stato russi.
I tassi sul bond decennale di Mosca sono volati al 9,9%, incorporando un premio per il rischio superiore ai 150 basis point rispetto ai rendimenti mostrati prima dello scoppio della crisi in Crimea. Secondo gli esperti, però, la Russia potrebbe risollevarsi il prossimo anno, grazie alla ripresa dei prezzi del petrolio e al graduale lenimento delle tensioni con l’Occidente. Alla Aberdeen, ad esempio, si aspettano un rialzo dei tassi della banca centrale russa dall’8% al 10%, in modo tale da far decelerare il tasso di inflazione dall’attuale livello dell’8% al 6% (o anche al 5%).
La società di gestione del risparmio scozzese ha dichiarato di aver già acquistato bond russi e ora si aspetta un forte rimbalzo nel corso del 2015. Anche alla Goldman Sachs si aspettano un rialzo dei tassi, ma se l’inflazione dovesse diminuire rapidamente avverrà un taglio del costo del denaro fino a 250 punti base intorno al secondo trimestre del 2015. Sul forex il tasso di cambio USDRUB ha chiuso l’ultima settimana a 42, il livello più alto mai registrato. Negli ultimi quattro mesi il rublo si è svalutato quasi del 25% nei confronti del biglietto verde.