Riforma IMU: ecco il piano di Fabrizio Brignolo, il sindaco che restituirà l’IMU

Dopo l’approvazione del decreto IMU e Cig, sono partiti i 100 giorni che il Governo Letta si è dato per la riforma dell’IMU. Ieri vi abbiamo illustrato il parere di Vincenzo Visco, oggi vi informiamo circa il piano del sindaco di Asti, Fabrizio Brignolo (PD), il sindaco che restituirà l’IMU.

Restituzione dell’IMU

Quello che è stato il cavallo di battaglia elettorale del centrodestra, viene ripreso, nonché attuato, dal sindaco del comune piemontese, che ha emanato un bando per la restituzione dell’IMU 2012. I parametri di ammissione sono stati decisi di concerto con le parti sociali e consentiranno di beneficiare della restituzione dell’IMU a due categorie:

• i redditi bassi (a cui verranno destinati € 25.000);
• i redditi leggermente più alti, ma su cui grava il mutuo per l’acquisto dell’abitazione (a cui verranno destinati € 30.000).

In particolare potranno accedere al contributo i cittadini italiani, comunitari o extracomunitari (in regola con i permessi di soggiorno):

• residenti nel Comune di Asti e in possesso, anche in quota percentuale, dell’abitazione principale (con pertinenze annesse);
• che non siano intestatari di altri immobili, usufrutti e/o case sul territorio nazionale.

Sono escluse dal contributo le abitazioni di lusso, ovvero gli immobili:

• A1;
• A8;
• A9.

Fabrizio Brignolo ha dichiarato:

“In un momento di grande difficoltà in cui il Comune deve chiudere un bilancio con oltre otto milioni e mezzo di euro in meno dell’anno scorso, riusciamo a dare un segnale di attenzione ai titolari di redditi bassi e a mantenere un’imposizione fiscale nel segno dell’equità e della salvaguardia dei soggetti più deboli”.

Come?

“Visto che non è possibile un’aliquota differenziata, l’unica soluzione che abbiamo trovato è stata quella di istituire un fondo per il rimborso, di circa € 55.000, solo sulla prima casa e per gente con determinati requisiti di difficoltà”.

I parametri stabiliti per la restituzione dell’IMU sono i seguenti:

• indicatore ISEE inferiore a € 11.000 per i redditi da lavoro dipendente o per la pensione;
• indicatore ISEE inferiore a € 6000 per gli altri redditi;
• indicatore ISEE fino a € 13.000 per redditi da lavoro dipendente o per la pensione di proprietari di un’abitazione su cui grava il mutuo;
• indicatore ISEE fino a € 8.000 per gli altri redditi, sempre in riferimento ai proprietari di un’abitazione su cui grava il mutuo.

Il piano di restituzione dell’IMU di Fabrizio Brignolo fa una netta distinzione “tra chi ha una casa grande e un grande patrimonio e chi è una famigliola che risparmia”, come ha precisato il sindaco stesso.

Soluzioni alternative

La proposta di Fabrizio Brignolo è quella di “un’IMU intelligente e selettiva”, che possa gravare di più su coloro che possiedono di più. Tra le soluzioni promosse dal sindaco:

• un piano di incentivazione, che garantisce un sconto IMU “per chi affitterà negozi e botteghe artigiane a un canone calmierato”;
• il patto con le associazioni di categoria prevede che Asti sia divisa in zone, alle quali corrispondono specifici valori: “le aliquote per quelle che non sono prime case sono state portate al massimo, 1,06% che però scontiamo a 0,76% per chi accetta di affittare a un canone più basso”;
• un fondo istituito per dare un contributo, come garanzia di pagamento, per delle fideiussioni. L’importo di detto contributo sarà del 100% dell’importo di una fideiussione a garanzia di 6 mesi di canone per 3 anni e sino alla soglia massima di € 500.

Fabrizio Brignolo ha così commentato queste iniziative:

“Portando l’aliquota massima a 1,06% abbiamo avuto un aumento di gettito di 3 milioni e 200 mila euro, che sarebbero stati 4 milioni se non avessimo previsto questo sconto. E lo sconto è previsto anche per chi ha degli immobili, strumentali però alla propria attività. In sostanza per chi è un commerciante e il capannone è di sua proprietà”.

Sarebbe il caso di prendere spunto?