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Pensioni oggi 2017, la politica in difesa dei precoci e Quota 41. Ma le risposte effettive sono poche
giovedì 30 marzo 2017, di
Pensioni oggi 2017, la politica dimostra interesse per le rivendicazioni dei lavoratori precoci. A poche ore dal varo dei decreti attuativi che dovrebbero portare novità per la Quota 41, oltre che per Ape e usuranti Emiliano e Salvini si avvicinato, da parti diverse della politica, alle rivendicazioni dei precoci. Alle pensioni oggi, soprattutto per quelle dei precoci, sembra che la politica dedichi molta attenzione anche se le risposte approntate nel concreto rischiano di rimanere inferiori alle aspettative.
È intanto questione di giorni per i decreti attuativi che dovrebbero dare forma definitiva alle previsioni della Legge di Bilancio 2017. La partita sulle pensioni oggi si potrebbe arricchire quindi delle precisazioni dei Decreti del Presidente del Consiglio che daranno pieno corso alle varie forme di Ape (social e volontaria) oltre che a Rita e Quota 41 per lavoratori precoci.
Ecco quindi tutte le novità sulle pensioni per oggi che vengono dal mondo della politica per precoci e Quota 41. Il dibattito in materia infatti si è arricchito di ulteriori dichiarazioni mentre sono attesi a ore i decreti attuativi sul pacchetto pensioni.
Pensioni oggi 2017, la politica in difesa dei precoci e Quota 41. Ma le risposte effettive sono poche
La politica si dimostra interessata da varie parti agli interessi dei lavoratori precoci mentre sono attesi i chiarimenti circa Quota 41 dai decreti attuativi che saranno resi noti a giorni secondo quanto riportano le ultime dichiarazioni sulle pensioni oggi.
Il Governatore della Puglia Michele Emiliano ha infatti ospitato sul palco di Roma un contingente di lavoratori precoci. L’occasione è stata data dalla presentazione dell’associazione Fronte democratico, che ha così voluto dare voce a quei precoci che si battono per l’anticipo pensionistico nei loro confronti. Pensioni oggi non se ne vedono ancora per loro, che attendono il varo definitivo della sperata Quota 41 che permetterà ad alcune categorie protette di lavoratori precoci, tra cui gli addetti alle attività usuranti.
I precoci sono stati anche oggetto di un comizio di Matteo Salvini nel quale ha promosso l’abolizione della riforma Fornero. Sempre nell’intervento ha anche ventilato l’opportunità di introdurre la Quota 40 per le pensioni, che permetterebbe di uscire dal mondo del lavoro dopo 40 anni di versamenti previdenziali.
Insomma sembra che negli ambienti della politica sia tributata un’attenzione particolare alla questione delle pensioni oggi per i precoci, anche se gli interventi effettivi a loro favore tardano ad arrivare. La buona notizia dell’introduzione nel 2017 della Quota 41 per precoci è stata infatti accompagnata dall’introduzione di requisiti d’accesso molto severi, che escludono dalla platea degli interventi molti lavoratori che ad oggi dovranno affidarsi ad altre forme di pensioni anticipate, come Ape volontaria o sociale.
Pensioni oggi 2017, i requisiti per gli anticipi pensionistici per precoci dalla Quota 41
I requisiti per l’accesso alla Quota 41 sono in realtà già contenuti all’interno della Legge di Bilancio 2017. I criteri sulla base dei quali sarà resa possibile l’erogazione delle pensioni anticipate sono quella di aver maturato almeno 12 mesi di lavoro prima del compimento dei 19 anni di età, unitamente al possesso di almeno 41 anni di contributi.
Ma le richieste per l’accesso alla Quota 41 per lavoratori precoci non finiscono qui, dal momento che si dovrà rientrare in alcune categorie particolari. Sono proprio questi ultimi requisiti per la pensione che oggi finiscono per escludere una vasta platea dal godimento della pensione anticipata.
I lavoratori precoci devono sottostare, in aggiunta ai parametri già citati, ad ulteriori requisiti:
- sono in stato di disoccupazione e hanno esaurito la prestazione per disoccupazione da almeno tre mesi. La perdita del lavoro in questo caso deve essere stata conseguente a: licenziamento (anche collettivo), dimissioni per giusta causa, risoluzione consensuale (art.7 della legge 15 luglio 1966 n. 604).
- assistono da più di 6 mesi un coniuge o un parente di primo grado con gravi disabilità (secondo quanto dettato dall’art. 3, co. 3 della legge 5 febbraio 1992, n.104),
- hanno ricevuto il riconoscimento dell’invalidità civile con un grado di almeno il 74%,
- svolgono da almeno sei anni in maniera continuativa delle professioni usuranti oppure sono addetti a processi produttivi in serie o lavoratori notturni.
Per coloro che rispettano i requisiti elencati sarà possibile accedere alla pensione anticipata che dovrebbe partire a partire dal 1° maggio 2017 grazie alla Quota 41. Non sono chiare ancora le modalità per il pagamento delle pensioni oggi, per questo si dovrà aspettare le risoluzioni che verranno fornite dai decreti attuativi attesi a breve.