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Pensioni oggi lavoratori precoci, Quota 41 e Ape social: seconda finestra e nodo disoccupati, le novità
lunedì 27 marzo 2017, di
Le ultime notizie sulle pensioni oggi riguardano i lavoratori precoci e l’Ape social.
Sono attesi infatti i decreti attuativi firmati dal Governo che renderanno effettive le misure di pensione anticipata contenute nella Legge di Stabilità, tra le quale spicca la Quota 41 riservata ai precoci e l’anticipo pensionistico a costo zero.
In attesa di conoscere i dettagli dei provvedimenti la Quota 41 resta al centro delle polemiche: a seguito degli incontri avvenuti la scorsa settimana tra Governo e sindacati, infatti, è trapelata la volontà dell’esecutivo di effettuare una stretta sui requisiti che consentono l’accesso alla misura. Tra i possibili beneficiari della Quota 41, infatti, ci sarebbero i disoccupati a seguito di licenziamento o di dimissioni per giusta causa e non coloro che risultano in stato di disoccupazione a causa della scadenza di un contratto a termine.
Il Governo sembra invece avere recepito la richiesta dei sindacati di aggiungere una finestra per la presentazione della domanda di accesso alla Quota 41 e all’Ape social.
Di seguito tutte le novità sui lavoratori precoci e Ape social: quando sarà possibile presentare domanda e le richieste dei sindacati al vaglio dell’esecutivo.
Pensioni oggi lavoratori precoci: per Quota 41 e Ape social aperta seconda finestra
Al termine degli incontri avvenuti la scorsa settimana tra Governo e sindacati, l’esecutivo aveva reso noto che le domande di accesso alla Quota 41 e all’Ape social sarebbero dovute pervenire entro il 30 giugno. La decisione non era piaciuta alle parti sociali, che già prima degli ultimi confronti avevano chiesto due o tre finestre distribuite nel corso dell’anno. Le richieste dei sindacati sembrano essere state accolte dal Governo: alla finestra che va dal 1° maggio al 30 giugno, infatti, è stata aggiunta una nuova finestra per la presentazione delle domande che va dal 1° luglio al 30 novembre.
Inoltre è stato stabilito che entro il 30 settembre sia stilata una graduatoria dei destinatari delle misure, che servirà per stabilire le risorse residue. Ricordiamo infatti che l’accesso alla Quota 41 e all’Ape social è garantito fino ad esaurimento delle risorse stanziate.
Pensioni oggi lavoratori precoci: nodo disoccupati e lavori gravosi
Per quanto riguarda l’accesso alla Quota 41 per i lavoratori precoci e all’Ape social resta da sciogliere il nodo riguardante i requisiti di accesso, che interessa in particolar modo tutti coloro che potrebbero rientrare tra i disoccupati o i lavoratori impiegati in attività gravose.
In base alle ultime indiscrezioni emerse dagli incontri della scorsa settimana, infatti, sembra che potranno accedere alla Quota 41 e all’Ape social solamente i disoccupati che siano tali a seguito di licenziamento o di dimissioni per giusta causa, e non tutti coloro che abbiano perso il lavoro a causa della scadenza di un contratto a termine. Condizione necessaria per poter accedere alle misure di pensione anticipata resta sempre aver concluso interamente da almeno tre mesi la prestazione di disoccupazione prevista.
Nonostante le critiche mosse dai sindacati non sembra che il Governo sia intenzionato a rivedere i requisiti di accesso. Qualche passo indietro da parte dell’esecutivo, invece, potrebbe essere fatto per quanto riguarda i lavori gravosi.
Al momento, infatti, per poter rientrare tra i beneficiari della Quota 41 o dell’Ape social occorre dimostrare di essere stato impiegato in una delle attività lavorative definite gravose per sei anni consecutivi. Il requisito della continuità sarebbe penalizzante per alcune categorie di lavoratori, come ad esempio gli edili. Le parti sociali hanno quindi chiesto al Governo di effettuare dei correttivi, per cercare di ampliare la platea dei potenziali beneficiari. In particolare la Cisl ha chiesto che i sei anni siano spalmati su un arco temporale più ampio.
Il Governo accoglierà le proposte avanzate nei decreti attuativi in arrivo? I tempi stringono e non resta che aspettare i provvedimenti attesi a giorni.